Insider - Dietro la verità
Alì
Collateral
Nemico Pubblico
Una grande casa, una macchina di lusso, una bella famiglia, soldi: tutto al prezzo di un buon lavoro, molto remunerativo, ma a patto di tenere la bocca chiusa. E' quello che Jeffrey Wigand non riesce a fare, perché se la bocca tace, così non è per la sua coscienza: Wigand è un pezzo grosso della Brown & Williamson, la terza produttrice di tabacco sul mercato Usa, è anche un brillante ricercatore. Ha scoperto che la nicotina delle sigarette è trattata con un procedimento chimico che aumenta l'assuefazione al prodotto, moltiplicando nel contempo i rischi per la salute dei consumatori. Una verità scomoda che gli causa il licenziamento, e che rischia di costargli perfino la liquidazione e l'assicurazione sanitaria (in America le cose funzionano così). A meno che non riesca a tacere. Wigand ci prova, ma non riesce a resistere agli sforzi di Lowell Bergman, autore di "60 Minutes" della CBS, la trasmissione d'attualità più apprezzata e seguita d'America: un giornalista radical, che ha studiato con Marcuse, che ancora rispetta la deontologia professionale e che è pronto a tutto pur di proteggere il suo testimone. Anche di inserirlo in un megaprocesso multimiliardario intentato dallo stato del Mississippi (con altri 49 stati dell'unione) all'industria del tabacco. Wigand non sa decidere ma alla fine fa' la cosa giusta: diventa un superteste, rilascia un'intervista 'rumorosa'. Poi paga le sue scelte: subisce la guerriglia psicologica dei suoi ex datori di lavoro e vede la sua vita passata al tritacarne per uno strano dossier che circola nei maggiori giornali del paese. Dopo il lavoro, rischia di perdere famiglia e rispettabilità, solo per vedere rimandata ad libitum l'intervista rilasciata alla CBS - che rischia a sua volta d'essere citata per miliardi dalla Brown & Williamson - . Bergman tenterà di rimettere a posto le cose tutelando nel contempo il suo testimone, a costo di perderci l'impiego. The Insider è basato su una storia vera, ispirato ad un articolo di Marie Brenner pubblicato su "Vanity Fair" e intitolato L'uomo che sapeva troppo. Michael Mann - già regista de L'ultimo dei Mohicani e The Heat - La sfida (sempre con Pacino) dilata, volutamente oltre il lecito, i tempi narrativi di questo serrato film di denuncia, spesso accelerato con momenti da thriller: il risultato è un lancinante mosaico delle possibilità di scelta indotte da un mondo complesso come l'industria del tabacco, che incide sulla salute di milioni di consumatori. The insider è prima di tutto un caso di coscienza reso splendidamente dalla coppia di protagonisti: il dubbioso e tormentato Crowe, il nervoso e combattivo Pacino : si può decidere di tacere su una verità che tocca la salute pubblica? Forse per dire di no perdendo così una vita comoda e agevole - al giorno d'oggi servono davvero eroi: deve esser questo che ha intrigato negli Usa critica e pubblico, col risultato che il film di Mann ha riscosso un successo notevole nelle sale e si è aggiudicato sette nominations 'importanti' per la notte degli Oscar. Una bella storia di giornalismo-verità che lascia intravedere nella lotta ad oltranza una possibilità d'uscita ma, nonostante fossero altri tempi, Tutti gli uomini del presidente graffiava di più.
The Insider - Dietro la verità (The Insider), regia di Michael Mann, con Al Pacino, Russell Crowe, Christopher Plummer, Diane Venora; drammatico; Usa; 1999; C.; 2h e 37'
Voto
7+