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  03/05/2024 - 15:26

 

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Il concerto
Regia di Radu Mihaileanu
Cast: Aleksei Guskov, Mélanie Laurent, Dmitri Nazarov, Valeri Barinov, François Berléand, Miou-Miou, Lionel Abelanski; commedia; Fran./Rom./Bel./Ita.; 2009; C.

 




                     di Paolo Boschi


Train de vie - Un treno per vivere
Il concerto


Radu Mihaileanu, già regista dello scoppiettante sogno ad occhi aperti sulla Shoah di Train de vie, ci racconta un’altra storia delle sue: stavolta si tratta della strepitosa rivincita fuori tempo massimo di un gruppo di musicisti allontanati dalla celebre orchestra del Bolshoi sotto il regime di Breznev, giusto trent’anni fa. Ne è protagonista Andreï Filipov, l’ex direttore d’orchestra di allora, che al Bolshoi è rimasto, ma degradato al rango di semplice uomo delle pulizie per essersi rifiutato di licenziare i musicisti ebrei del suo organico. Dopo l’ennesima umiliazione di una lunga serie l’occasione del riscatto gli arriva attraverso un fax indirizzato alla direzione del Bolshoi in cui il prestigioso Théâtre du Châtelet di Parigi invita la famosa orchestra russa ad esibirsi in concerto nella Ville Lumière: il protagonista riesce ad intercettare la missiva in modo del tutto illecito e, intravedendovi una tardiva occasione per fare giustizia del sopruso subito, decide di rimettere insieme la vecchia orchestra e condurla sulla prestigiosa ribalta parigina spacciandola per quella vera, che nella Russia postcomunista ha pure perso il prestigio dei bei tempi andati. Per riuscire nello scopo, insieme al vecchio amico e violoncellista Sacha dovrà cercare di rimettere insieme almeno cinquantacinque elementi della sua vecchia orchestra, un’impresa sulla falsa riga dei Blues Brothers, perché tutti nel frattempo si sono riciclati a tassisti, doppiatori di film pornografici, conducenti d’ambulanze e vari altri espedienti. Per Filipov è anche l’occasione di concludere il concerto di Ciajkovskij che stava eseguendo all’apice della carriera inseguendo l’armonia suprema, quel concerto in cui era stato interrotto a metà e bollato come nemico del popolo. Ironia della sorte, troverà appoggio nel vecchio impresario bolscevico che allora mise fine ai suoi sogni di gloria, che riesce a convincere la direzione del Teatro Châtelet e ad ottenere nel concerto la presenza della celebre violinista Anne-Marie Jacquet, che Filipov sembra apprezzare per motivi non soltanto artistici. Il concerto è dunque un’altra esilarante commedia basata su un’impostura positiva, al pari di Train de vie: invece di fuggire dalla Shoah per via ferroviaria vestiti da aguzzini tedeschi, stavolta gli ebrei protagonisti, tutti musicisti con le carriere (e talvolta le vite) spezzate dall’ostilità del regime comunista, approderanno a Parigi per vincere gli acciacchi del tempo, ritrovare l’amore per la musica, riconciliarsi con i propri strumenti, riappropriarsi del palcoscenico ed offrire l’armonia suprema al gentil pubblico. Nonostante si tratti di un compito a dir poco proibitivo, il miracolo si verifica con una magnifica esecuzione del Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Ciajkovskij, anche grazie all’indispensabile aiuto di una bella violinista di fama internazionale che da tutta la vita sta cercando nella musica la verità sulle proprie origini. Una commedia d’inganni a fin di bene, insomma, marcata da un ritmo sostenuto e da un’ironia dissacrante. Da non perdere.

Il concerto - Le concert, regia di Radu Mihaileanu, con Aleksei Guskov, Mélanie Laurent, Dmitri Nazarov, Valeri Barinov, François Berléand, Miou-Miou, Lionel Abelanski; commedia; Fran./Rom./Bel./Ita.; 2009; C.; dur. 119’

Voto 8 

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