"In quanto artista - spiega Laurie Anderson - ho realizzato musiche, dipinti, installazioni,
sculture e opere teatrali. Ma più di ogni altra cosa, sono una
cantastorie. La scelta di fare Heart of a Dog è stata un modo per
tadurre il mio lavoro in una forma che non avevo mai utilizzato”.
Laurie Anderson ha voluto centrare su
Lolabelle – il suo adorato rat
terrier di, morto nel 2011- il suo film Heart Of A
Dog, che è stato presentato in anteprima al Teatro Franco Parenti di Milano
domenica 11 settembre 2016 con due proiezioni, entrambe aperte ai cani. E,
impreziosite dall’esclusivo
incontro con l’artista.
Dopo le ottime accoglienze
alla Mostra del Cinema di Venezia, il film arriva
nelle sale italiane doppiato dalla stessa Laurie Anderson (elenco delle
sale su www.nexodigital.it) distribuito da Nexo
Digital e Cinema srl solo per due giorni, il 13 e 14
settembre 2016. Heart
of a Dog è un saggio personale che intreccia ricordi di infanzia, video
diari, riflessioni filosofiche sul concetto buddista della vita dopo la morte,
oltre a tributi sinceri e sentiti agli artisti, agli scrittori, ai musicisti e
ai pensatori che l'hanno ispirata. Inframmezzando una personalissima narrazione
e originali composizioni di violino, filmini di famiglia in 8 millimetri e
opere d'arte, animazione disegnata a mano. Heart Of A
Dog avvolgerà gli spettatori con un linguaggio visivo ipnotico: un
collage realizzato a partire dai materiali grezzi della vita e dell’arte
della Anderson. Lou Reed - il compianto marito dell’artista, a cui il
film è dedicato - interpreta la coda musicale del film, con il suo brano
"Turning Time Around”.
“Anche se ho spesso
usato immagini su schermi multipli in spettacoli multimediali, questa è
stata la prima volta che ho cercato di collegare delle storie in un film dalla
struttura narrativa flessibile usando le immagini e l'animazione per completare
le frasi – sottolinea Laurie -. La
questione al centro di Heart of a Dog è
"che cosa sono le storie?". Come vengono realizzate e come vengono
raccontate? Lungo tutto il percorso sono stata guidata dallo spirito di David Foster Wallace
e dalla sua affermazione “Ogni storia d'amore è una storia di
fantasmi” è stata il mio mantra”.
Nel contesto di una carriera
eclettica che comprende musica, teatro, disegno, elettronica, performance,
Laurie Anderson negli ultimi anni si concentra sull’ideazione di spettacoli capaci di utilizzare in modo innovativo lo spazio. Rompendo con gli schemi convenzionali del formato documentario e del film saggio, il
lungometraggio di Laurie Anderson, il primo dal suo concert movie del 1986 Home
Of The Brave, è un distillato del suo inconfondibile stile e dei suoi
principali temi, tra i quali l'utilizzo di elementi multimediali, una fascinazione per il linguaggio e un impegno artistico con la tecnologia. Gran parte del film è stato girato con una serie di piccole videocamere
digitali, tra cui un iPhone, una videocamera drone e una GoPro. La semplice sequenza di animazione utilizzata come surreale capitolo iniziale del film, nella quale Laurie
Anderson sogna di partorire Lolabelle, è stata realizzata dall'artista stessa.
La colonna sonora del film è disponibile su etichetta Nonesuch e, dal 9
Settembre 2016, in tutti i digital store sarà disponibile anche una
speciale versione italiana. Lo stile è quello inimitabile di Laurie,
narrativo e riflessivo come ti aspetteresti da lei. I brani che formano la
colonna sonora del film sono tratti dalle sue opere più celebri come Homeland (2010), Bright Red (1994), Life on a string
(2001) ma comprendono anche musiche inedite.
Voto
8
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