Non ho sonno è poi il primo film che il regista romano realizza dopo ben tre pellicole costruite su misura per la figlia Asia, cioè Trauma (1992), La sindrome di Stendhal (1995) e Il fantasma dell'Opera (1998), titoli certamente a sé stanti all'interno della filmografia del Nostro, quasi "scollati" rispetto alla sua produzione precedente, una sorta di trilogia non pianificata, comunque un unicum teso a rappresentare ed esaltare, seppure in modo sofferto, doloroso, anche estremo, la complessa ed "invadente" personalità di Asia. La sua assenza non potrà che rendere il nuovo film di Dario qualcosa di "altro" rispetto ai lavori degli anni Novanta, qualcosa, è probabile, di più autenticamente "argentiano".

Hanno collaborato alla stesura del film Franco Ferrini e Carlo Lucarelli, autore quest'ultimo di alcuni romanzi gialli di successo come Lupo Mannaro, Almost blue (da cui è già stato tratto un film che dovremmo vedere in autunno) e L'isola dell'angelo caduto. "Con lui ho approfondito i personaggi dei poliziotti - tiene a precisare il regista- perché questo è un film incentrato soprattutto sulle indagini, quelle moderne e scientifiche da un lato e quelle più "tradizionali", condotte da Moretti, dall'altro. Ma entrambe approdano allo stesso obbiettivo."

Gli effetti speciali sono stati curati ancora una volta Sergio Stivaletti, ormai collaboratore insostituibile di Argento e autore, nel 1997, di quel M.D.C.-Maschera di cera, eccellente, quanto sottovalutato omaggio all'horror gotico italiano di Riccardo Freda e Mario Bava.

Per la colonna sonora si era parlato in un primo momento di una eccezionale reunion dei Goblin nella loro formazione storica (quella, per intendersi, di Profondo Rosso), ma il progetto purtroppo non è andato in porto e adesso sembra che il compito di realizzare le musiche sarà affidato al compositore bosniaco Goran Bregovic.

L'ultima parola, ovviamente spetta a lui, il nostro incontrastato Maestro del terrore: "Ho scelto il titolo "Non ho sonno" perché è una frase che tutti i bambini pronunciano prima di dormire quando vogliono ad ogni costo che si racconti loro una fiaba. Ed io ho voluto narrare questa storia proprio come una fiaba."