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  05/12/2024 - 11:33

 

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Scanner - cinema
 


Agora
Regia di Alejandro Amenábar
Cast: Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom, Michael Lonsdale, Rupert Evans, Richard Durden, Sami Samir, Manuel Cauchi; Spa./U.S.A.; drammatico/storico; 2009; C.

 




                     di Paolo Boschi


The Others
Apri gli occhi
Tesis (Tesi)
Agora


L’ultima fatica di Alejandro Amenábar, giŕ autore di Apri gli occhi e The Others, č una ricostruzione romanzesca della vicenda di una delle prime martiri laiche del libero pensiero, immolata durante l’affermazione della religione cristiana ad Alessandria d’Egitto, nel periodo a cavallo tra il quinto e il sesto secolo dopo Cristo, quando la dissoluzione dell’impero romano era entrata nella sua fase conclusiva. L’eroina della situazione č la bella Ipazia, filosofa ed astronoma, figlia e discepola di Teone, anch’egli filosofo e geometra. Agora prende avvio mostrandoci la protagonista impegnata ad insegnare filosofia al suo compatto gruppo di allievi, che comprendeva i giovani piů in vista dell’Alessandria coeva, e ad intrigarli con le sue speculazioni sulla cosmologia, che costituiranno una costante dei suoi studi. La cittŕ egiziana č in fermento per i contrasti religiosi che oppongono pagani, ebrei e cristiani: questi ultimi in particolare sono un gruppo in progressiva espansione e non esitano a ricorrere alla violenza per diffondere ancor piů la loro dottrina. Uno tra quelli che sceglieranno la via della conversione sarŕ proprio lo schiavo di Ipazia, Davo, non tanto per aver trovato la fede quanto per la sua passione senza speranza per la bella padrona, che ha scelto di non sposarsi per restare una donna libera ed indipendente, consacrando se stessa alla scienza ed alla speculazione filosofica. Col passare del tempo la sua influenza di pensatrice laica diverrŕ sempre piů ingombrante per Cirillo, il fanatico vescovo di Alessandria, cosě, al culmine delle tensioni religiose, saranno due vecchi discepoli di Ipazia, il prefetto Oreste (anche lui innamorato senza speranza della sua maestra) e Sinesio, vescovo di Cirene, a tentare di convincerla a cedere optando per un battesimo di comodo, che lei rifiuterŕ per coerenza interiore, finendo cosě uccisa dai parabolani, i monaci fondamentalisti che costituivano il braccio armato di Cirillo, l'indiscusso cattivo della situazione. Agora ha indubbiamente il merito di far luce, anche se con inevitabili semplificazioni, su una figura poco nota della filosofia alessandrina, una donna di grande intelligenza, una vittima laica immolata sull’altare dell’affermazione religiosa. Il film si fa vedere soprattutto per la grande perizia registica di Amenábar, che fa ricorso sapientemente ad intriganti scorciatoie narrative per sintetizzare in una durata accettabile una storia dilatata negli anni (e contrasti religiosi molto complessi). Certo, qualche esagerazione creativa risulta un po’ forzata e romanzesca – come ad esempio l’indefessa riflessione della protagonista sulla struttura dell’universo e l’illuminazione ‘copernicana’ che la fulmina improvvisamente poco prima della fine – ma la storia nel complesso si fa guardare e propone una ricostruzione storica di un periodo raramente indagato dal cinema ed una riflessione non banale sulle vittime (in questo caso pagane ed ebree) sacrificate in nome della lieta novella, peraltro in stridente contrasto con gli insegnamenti evangelici. Da vedere.

Agora, regia di Alejandro Amenábar, con Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom, Michael Lonsdale, Rupert Evans, Richard Durden, Sami Samir, Manuel Cauchi; Spa./U.S.A.; drammatico/storico; 2009; C.; dur. 141’

Voto 7+ 

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