Ci sono artisti che, cercano di
raffigurare e indagare, attraverso il linguaggio dell’arte, l'attuale società,
aprendo un focus sulla sua odierna trasformazione in questo inizio di terzo
millennio. E’ il caso di Maurizio
Collini, che attraverso i lavori raccolti nel titolo Landscape ed esposti nella mostra allestita al Teatro Junghans di Venezia dal 20
febbraio al 7 marzo 2009, manifesta una riflessione
sulla società, la sua molteplicità culturale e creativa, la sua trasformazione
evolutiva.
Sul piano simbolico dell’arte,
esprime una considerazione sul genere umano e inquadra la fusione tra le diverse
culture, il pragmatismo occidentale e il misticismo orientale, delineando con nuovi segni e nuove tracce la maturazione
della coscienza nel nostro tempo.
Maurizio
Collini intende l’arte come reale dimensione della vita sociale, valore di appartenenza
comune nella pluralità delle culture e
provenienze, accessibile a tutti.
L’aspetto immaginario e gioioso
della serie di opere floreali esposte, realizzate attraverso la
complementarietà di varie tecniche e strumenti, evidenzia un panorama di significati alludendo a bellezza e
spiritualità. Dalla suggestione evocativa nasce il dialogo con l’osservatore,
indotto a riflettere sull’attualità del mondo e sulla evoluzione in atto.
L’artista valorizza il nuovo
scenario sociale sottolineando innovazioni e diversità, focalizzando la
trasformazione che, se da un lato presenta forte rinnovamento con elementi ricchi di alterazione, d'altro
canto apre a nuove prospettive nell’integrazione e arricchimento dei valori di
umanità, cultura e convivenza.
periodo: 20 febbraio – 7 marzo 2009
Teatro Junghans
Giudecca, 494/b – campo Junghans
30100 Venezia
tel. 041-2411974
info@teatrojunghans.it
fermata ACTV: Palanca
Voto
8