Studio Azzurro
Barbara Kruger
Leni Hoffmann
Una mostra e un'ambientazione al Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea di Siena. Contemporaneamente alle mostre di Barbara Kruger e di Studio Azzurro, è stato infatti inaugurato anche il nuovo bookshop dedicato all'arte contemporanea. Per sottolineare che non si tratta di un semplice negozio, ma un luogo d'arte, l'ambiente è reso vivo da un'installazione di Leni Hoffmann. L' artista nata a Bad Pyrmont (Germania) nel 1962, propone, in perfetta armonia con il suo stile, un progetto in stretta relazione con lo spazio. Le installazioni della Hoffmann nascono necessariamente dalla sua percezione dell'ambiente destinato ad accogliere l'opera e anche in questo caso il risultato non è invasivo, ma caratterizza e mette in risalto lo spazio al piano terra del Palazzo delle Papesse. L'idea è infatti trasformare questa libreria specializzata in un luogo espositivo (con un intervento all'anno), invitando ciclicamente gli artisti a confrontarsi e a interagire con uno spazio commerciale che rappresenta uno spazio immediatamente fruibile per la percezione e per la comprensione delle attività del Centro. Leni Hoffmann, per questo intervento site-specific ha utilizzato un materiale di uso comune come la plastilina che, nel tempo, ha imparato a dominare, controllare e calibrare. Gradevole e intenso l'uso delle forme, dei colori (a contrasto) e delle materie. La plastilina è stata infatti modellata come un graffito primordiale, come i solchi nella pietra creati dal vento o dall'acqua, ma anche come una decorazione anni sessanta. E il risultato finale (la collocazione di questi affreschi di plastilina accanto a foto e stampe) rende l'ambiente armonioso, ideale per accogliere lo spettatore. Una dimostrazione ulteriore del talento di Leni Hoffmann, che da sempre opera sulle superfici più disparate con ondate di colore, fittamente lavorate, per creare straordinari percorsi emotivi, sempre sospesi fra la plasticità di un bassorilievo e la pienezza cromatica di una pittura murale. Per il Palazzo delle Papesse l'artista tedesca ha deciso di sviluppare anche una serie di punti di osservazione privilegiati con citazioni ludiche: sedute molleggiate dalle quali sia possibile partecipare all'opera, appunto, giocando in bilico fra senso di esclusione e di coinvolgimento.
Il lavoro della Hoffmann a Siena si inserisce in un gruppo di tre installazioni destinate a essere raccolte in un unico catalogo (che verrà presentato nel settembre 2002): quella alle Papesse, quella già realizzata per la città di Pulheim (Germania) e, infine, quella in fase di ultimazione per il Museo Sprengel di Hannover. E' interessante infine sottolineare che le Papesse è stata la prima istituzione italiana a scommettere sull'opera di Leni Hoffmann, che nel frattempo è stata invitata all'edizione 2003 del Premio di Villa Massimo di Roma.
Voto
8