Sulla scorta del successo riscosso lo scorso inverno dalla mostra tematica “Picasso e le sue Passioni” allestita a Palazzo Vistarino di Pavia, in cui brillava la
re-interpretazione di Guernica effettuata da Stefano Bressani con l’opera inedita “Urlo alla Vita”, una nuova iniziativa ripropone la
dicotomia Bressani & Picasso.
Bressani ha infatti deciso di
continuare a interpretare il grande maestro spagnolo con la propria tecnica in
cui combina stoffe morbide e colorate per regalare allo spettatore sorpresa, ma
anche coinvolgente verve e magia. Dalle molteplici richieste di curatori e
responsabili di enti pubblici e Palazzi d’Arte pubblici nasce l’idea di un viaggio, un Tour d’Italia in 18 o 20 mesi. Il viaggio inizia (dall’11 al 26 giugno 2016) da Varallo Sesia nelle stanze del signorile Palazzo Scarognini d’Adda; il tour terminerà idealmente in Spagna al Museo
Picasso di Malaga, casa Natale del pittore spagnolo. Per dare
corpo a questo progetto nasce Picasso Reloaded la mostra che, con 16 opere, rende omaggio alla passione picassiana, saldo riferimento e fonte d’ispirazione del percorso
artistico di bressaniano.
El Matador, Cavallo, Maya con
la Bambola e Natura Morta con Bottiglia, sono divise, come suggeriscono i
titoli, in due filoni: ritrattistica e natura morta. Per la realizzazione della
collezione, Bressani si è ovviamente ispirato agli originali ideati
e realizzati da Pablo Picasso aggiungendo la propria cifra e gusto stilistico
personale ormai molto riconoscibile non solo per gli addetti ai lavori. Nelle
opere dell’artista italiano, conosciuto a livello internazionale come Maestro
nell’arte contemporanea e artista delle stoffe, sarà infatti ben visibile il
tocco romantico di una sottile incoerenza che unisce il taglio netto dello stile cubista alla morbidezza dei tessuti.
Nelle intenzioni di Bressani, il progetto Picasso Reloaded diventerà anche un libro in cui verrà raccontato il tour artistico grazie a documentazioni fotografiche,
racconti e scritti di critici e storici dell’arte. È nella reale e profonda comprensione degli elementi cardine del linguaggio di Picasso che si
risolve l'indagine dell'artista italiano Stefano Bressani – riflette il curatore della mostra Francesco Mutti -. Bressani ha compreso l'enorme influenza che le soluzioni adottate da Picasso nel risolvere il problema di una nuova figurazione potevano avere sul
contemporaneo se ben studiate, assimilate, riproposte, rinnovate; e maturò la
convinzione che quella fosse la strada da seguire: scomposizioni ora in piani
prospettici ora in piani luminosi della realtà percepita rappresentarono la
matrice sulla quale costruire un linguaggio del tutto nuovo, plausibile e originale”.
Voto
7
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