Arte moderna e contemporanea, al Mumok
From Andy Warhol to Damien Hirst, all'Albertina Modern
Lower Belvedere, Klimt Ispirato da Van Gogh, Rodin, Matisse
Belvedere 21, Gerwald Rockenschaub
Upper Belvedere, Vienna
La seconda esposizione di un trittico sulla storia dell'incisione caratterizza la proposta espositiva dell'Albertina Modern che dal 26 febbraio al 10 giugno 2023 propone l’intrigante mostra Da Andy Warhol a Damien Hirst - The Revolution in Printmaking negli spazi della sua seconda sede, che dal nel 2020 si trova in Karlsplatz, all'interno dell'antica casa d'esposizione Künstlerhaus di Vienna.
La mostra sottolinea l’evoluzione delle stampe d’arte dal 1945 in poi e le differenze dell’art of printing con quelle dei cinque secoli precedenti. In evidenza gli anni ’60 con la pop art americana e la minimal art che vengono testimoniate attraverso una settantina di prestigiose opere in mostra, fra cui alcune di Andy Warhol,
Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e Agnes Martin, ma anche di
Jim Dine ,
Alex Katz e, fra gli artisti tedeschi Georg Baselitz, Jörg Immendorff, Anselm Kiefer, lo svizzero Franz Gertsch e altri, come Donald Judd e James Turrel. Un percorso articolato e affascinante che attraverso esempi artistici eclettici, testimonia differenti e geniali approcci alla riproducibilità dell’arte e la sua fruibilità. La sua evoluzione di pari passo all’evoluzione delle tecnologie, come la fotografia, la litografia, la stampa dei grandi formati, i frame. Opere esemplari di grandi artisti, di moderni pionieri dell’espressività nella stampa vengono collocate in un percorso artistico che, accanto ad approcci contemporanei e a tecniche tradizionali, come ad esempio il collage, la xilografia (puntinisti che e non), vede l’urgenza di opere innovative che sfruttano le possibilità creative offerte dalle nuove tecnologie di stampa.
In bella evidenza la serialità di Andy Warhol con opere come le auto da corsa, le carrozze, le Campbell Soup del 1968, i cangianti ritratti di Mao Tse Tung del 1972 in cui l’artista americano unisce, con colori piatti, la cultura cinese a quella capitalista, ma anche i bianchi e neri dell'artista statunitense di origine tedesca Kiki Smith a contrasto con i coloratissimi electonic device di Michael Graig-Martin, i papier-màché e i ritratti fotorealistici di grande dimensione di Chuck Close, le ironiche e futuribili litografie offset che raffigurano copertine di fumetti in stile anni Trenta e Cinquanta con cui l'illustratrice e artista austriaca Michaela Konrad affronta temi contemporanei. Una carrellata di quadri sorprendenti che, messi accanto, moltiplicano l’emozione e fanno riflettere, non solo sull’evoluzione dell’art of printing, ma sul progresso del gusto, sulla genialità in progress dell’estro comunicativo. A questo proposito sono davvero esemplificative le opere in mostra dell’inglese Damien Hirst che parodiano i tipici packaging dei prodotti farmaceutici, una serie di multipli in cui il caustico artista di Bristol raffigura con grafiche prese in prestito dal design farmaceutico tipici piatti inglesi, insalate, funghi, fagioli, salsicce, polli concentrati, bacon, corned beef e altro ancora.
Questa agile e dinamica mostra, che passo dopo passo appassiona lo spettatore sia per la testimonianza dello sviluppo del printmaking, che per il tenore di opere d’arte proposte, risulta davvero ben curata e rappresenta uno degli appuntamenti più interessanti fra le mostre viennesi del 2023.
Andy Warhol to Damien Hirst - The Revolution in Printmaking
dal 24 febbraio al 23 luglio 2023
Albertina Modern - Karlsplatz 5, 1010 Vienna
Opening hours: Daily | 10 a.m. to 6 p.m.
Voto
8