Si chiama “What remains. Quello che rimane” ed è la
mostra collettiva a cura di Marco Tagliaferro, che inaugura giovedì
20 settembre 2007. Si tratta del secondo appuntamento con l’arte
contemporanea a Lambretto, Lambrate, Milano. Lambretto è l’ultimo baluardo della fabbrica dove si
produceva un mito del design italiano: la Lambretta, è l’ultimo capannone di un architettura abbandonata ma in fase di riconversione; da
un anno infatti Lambretto ospita mostre che indagano le
relazioni fra arte contemporanea e architettura.
Il group show What remains. Quello che rimane è eco ambientale, architettonico e sensibile del
passato illustre dei capannoni di Lambrate,
è un raffinato gioco di scatole cinesi, di rinvii segnici
volto a dimostrare che la decadenza fisica, materiale, formale, al pari di
quella culturale, può essere l'occasione di riprendere in considerazione
concetti ed elementi trascurati in precedenza.
Perno della mostra
l’installazione ambientale Stützpunkt, una sorta di
bunker, un’architettura nell’architettura dell’artista americana Lisi
Raskin. Le pareti sbilenche,
sghembe, di Stützpunkt originano una architettura anomala che
riprende la forma dell’ex capannone industriale, anch’esso una struttura architettonica
bizzarra, dalla pianta trapezoidale, che devia e si inclina per seguire il
fiume Lambro.
All’interno
ed all’esterno di questa struttura d’emergenza saranno incastonate le opere di:
Antonio Barletta, Karla
Black,
Jean Paul Carradori,
Alessandro Ceresoli,
Tobias Collier,
Peggy Franck,
Nicola Gobbetto,
Paolo Gonzato,
Dacia Manto, Jonathan Monk,
Ian Kiaer,
Ots,
Jordan Wolfson,
per la maggior parte site specific.
Ad avvolgere
gli interventi l’installazione luminosa e sonora di Simone Tosca che simula la vita
dell’edificio stesso nel quale, ormai avvolto nel silenzio, si sentono il
fruscio dell'acqua e il vibrare delle tubature scosse dagli agenti atmosferici.
Lambretto attualmente è al suo ground zero, la regressione strutturale ha compiuto una
analfabetizzazione architettonica, ha compiuto un percorso entropico. Siamo ad un primitivismo di ritorno: vetri
rotti, infissi caduti, pareti scrostate. Le infiltrazioni d’acqua hanno aperto
la strada ai muschi, alle muffe e agli odori intensi d’umidità trasformando lo
spazio in una caverna contemporanea. Gli artisti coinvolti, attraverso la regia
diretta dal curatore Marco Tagliafierro, evidenziano questo
paradossale mutamento segnino che si pone come la
reazione di ciò che rimane.
Informazioni:
What remains. Quello che rimane
collettiva a cura di: Marco Tagliafierro
: Lambretto, Lambrate, via Arrighi 19, Milano
inaugurazione: giovedì 20 settembre 2007 ore 19 – 23.00
durata: dal 21 al 23 settembre 2007 - orari dalle ore 12 alle ore 20.
Informazioni: 02 2641890
Voto
7 +