All’Auditorium Stensen di Firenze l’11 marzo, alle 21 viene proiettato, ad ingresso libero il
falso documentario sulla vita di Maurizio Cattelan “E’ morto
Cattelan! Evviva Cattelan” (2006, Italia - 54’). Il racconto in chiave
satirica dell'immaginaria morte di Maurizio Cattelan è l’opera
prima del regista Marco Penso, presentata alla
prima edizione di Cinema Festa
Internazionale Di Roma (2006) nella sezione extra - Programma Fox.
Il film parte da
una provocazione, da una manipolazione della realtà: i telegiornali danno la
notizia della morte dell’artista
italiano fra i più discussi (e apprezzati) nel mondo, autore di celebri e
provocatorie installazioni. Avvolta nel mistero, la “vera” morte dello scandaloso
artista italiano, si trasforma nell’occasione per costruire un’inchiesta,
ricognizione divertita ed esaustiva al tempo stesso, lanciata sulle tracce di
un personaggio controverso ed inafferrabile: dall’infanzia nella provincia
veneta, ai primi successi ottenuti a New York, dalle diatribe critiche sulle
sue Celebre in tutto il mondo. Cattelan
non appartiene a nessuna corrente dell’arte contemporanea: è Cattelan
e questo basta e avanza, visto che attualmente è il più quotato artista italiano
vivente.
Il poliedrico e
geniale artista post-duchampiano è nato a Padova nel 1960, ha iniziato la sua attività
a Milano, in sintonia con le tendenze del concettuale e attualmente vive a New
York. E’ un autodidatta geniale che piega i media alle sue provocazioni con i
suoi irriverenti interventi
Fra le provocazioni
di Cattelan
ricordiamo "Untitled", del 1986, una tela squarciata che fa pensare a
Lucio Fontana e soprattutto a Zorro, visto che lo squarcio è proprio la
classica Zeta del cavaliere mascherato. Da non scordare anche "Stadium l’opera
proposta nel 1991 alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna con uno speciale tavolo
da calcetto realizzato con giocatori senegalesi e altri del Cesena, il cavallo
"ibernato" e appeso alla volta del museo di Rivoli
("Novecento" del 1999). Ma la sua creazione più nota è probabilmente la
scultura "La Nona Ora" del 1999 con un Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite. Fra gli
interventi più recenti ricordiamo invece la scultura - autoritratto (da
bambino) su un gokart telecomandato scorazzante proposto alla Biennale di
Venezia 2003 e i fantocci di bambini
impiccati a un albero in piazza XXIV Maggio a Milano nel 2004.
Ma torniamo al
film, che propone interviste a critici d’arte,
galleristi, curatori di mostre, e tanti altri personaggi legati alla
carriera di Cattelan.
Un flusso di parole e ricordi al passato, che fanno pensare allo spettatore o
almeno insinuano il dubbio che la morte di Maurizio sia avvenuta davvero. Una
provocazione in perfetto stile Cattelan, che diverte e dà il modo di aprire un
focus a ritroso sull’arte dei nostri giorni
Voto
8