Si può giocare a cambiare, attraverso l'arte, le regole della società? Per l'edizione 2002 di BIG si direbbe proprio di sì. Torna a Torino la Biennale Internazionale Arte Giovane con un'idea nuova e rivoluzionaria: Il BIG SOCIAL GAME, tema su cui si misurano gli artisti europei under 35 chiamati a rappresentare le ultime frontiere dell'arte visiva e non solo. L'idea è un'intuizione programmatica di Michelangelo Pistoletto. Che è il direttore artistico della manifestazione e un artista di reputazione internazionale. Pistoletto ha 68 anni. E' un protagonista del movimento artistico denominato "Arte Povera". E' noto per la sua attività multidisciplinare e polisettoriale. Già professore all'Accademia di Belle Arti di Vienna, dirige attualmente la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e l'Università delle Idee di Biella. Sue opere sono parte delle maggiori collezioni pubbliche e private internazionali.
"È un invito rivolto ai giovani, a quei giovani di ogni campo artistico che sentono oggi l'urgenza di spingere la propria immaginazione verso idee di trasformazione sociale, sensibile e responsabile - spiega Michelangelo Pistoletto -. L'arte si mette in gioco e interviene appunto negli ambiti del sociale senza perdere la sua radice, la sua autonomia. Un impegno, una responsabilità dell'arte che passa attraverso l'idea leggera del gioco, dell'avventura, della meraviglia. Le cose si cambiano per gioco. Si può vincere o perdere, non importa, l'importante è giocare".
E' questo l'approccio che il festival torinese ha anche con un Internet vista non tanto come Rete virtuale, ma piuttosto un gioco interattivo con la realtà. I linguaggi artistici su cui si basa BIG 2002 (arti visive, cinema, musica, danza, teatro, scrittura e gastronomia) interagiscono quindi su due piani diversi, uno "ecumenico" - il Web - e l'altro più concreto - le piazze e i palazzi di Torino e di tutto il Piemonte.
La maggior parte delle produzioni degli artisti che partecipano alla Biennale sono state elaborate, sviluppate e realizzate dagli artisti a Torino per Torino, attraverso due principali linee di lavoro: l'indagine e lo studio sulla e nella città; e il tentativo di ri-disegnarla alla luce delle sue caratteristiche umane, sociali e urbane.
La parte espositiva è attiva dal 19 aprile al 19 maggio 2002, alla Cavallerizza Reale, nucleo della manifestazione e punto di incontro degli artisti, degli ospiti, dei dibattiti che si svolgono in "un'arena", uno spazio creato appositamente all'interno del Maneggio Reale. Gli spettacoli e gli eventi dal vivo sono invece in programma nella zona che congiunge Porta Palazzo, il Quadrilatero Romano, piazza Palazzo di Città e i Murazzi del Po con l'epicentro in Piazza Castello, piazza Vittorio e i portici di via Po. Fuori ma anche dentro i "luoghi" della cultura: dal Teatro Regio al Gobetti e al Carignano, dal Museo del Cinema a Palazzo Madama…
A margine del percorso "ufficiale" di BIG sono previste altre manifestazioni. Una sezione Workshop, con laboratori e seminari all'Arena della Cavallerizza. Sul fronte Scuola, invece, il BIG Social Game coinvolgerà gli studenti piemontesi sui linguaggi creativi delle discipline artistiche presenti, per elaborare progetti di gruppo. E sempre in tema di decentramento, creativo e logistico, BIG Bang si estenderà in tutto il Piemonte coinvolgendo vari centri artistici e culturali della provincia di Torino e alcuni Comuni della regione. La webzine dei Ragazzi del 2006, www.006.it, dedica poi una missione speciale a BIG.
Voto
8