Qualche anno fa il buon Roberto "freak" Antoni, sosteneva che in Italia non ci fosse gusto ad essere intelligenti. Vedendo quello che ci propone la televisione Italiana quotidianamente (senza distinzione tra pubblica e privata) direi proprio che il leader degli Skiantos, ha ragione da vendere.
Piccolo prologo per parlare di un programma televisivo che da ormai 5 stagioni invade le nostre televisioni, Furore.
Condotto da Alessandro Greco in veste di arbitro, il programma si basa su una specie di gara tra due squadre di "vip" una femminile e l' altra maschile, aiutati dal pubblico (a proposito credo che ad alcuni di loro bisognerebbe far capire che andare in televisione in quel modo non vuol dire essere star) che si sfidano a "mortificare" più canzoni possibili.
Nato da un 'idea di Raffaella Carrà Furore riesce ad unire la vacuità della Buona Domenica di Costanzo con il Karaoke di Fiorello, il risultato sono quasi due ore di "niente" , ma non "niente" nel senso di disimpegno , che sarebbe un nobile proposito, ma proprio nel senso di zero assoluto. Vedendo Furore mi chiedo come possa avere successo una simile spazzatura, come si possano spendere soldi per produrre cose del genere, come si possano dare soldi a Tiberio Timperi o a Tamarà Donà, per stonare canzoni. A questo punto mi viene in mente Andy Warhol e ad i suoi famosi cinque minuti di celebrità, e credo che a certi personaggi(purtroppo) i minuti di celebrità concessi siano stati molti di più di quelli che meritavano.
Nello stesso giorno e alla stessa ora su TMC 2, chiudeva il Roxy Bar di Red Ronnie unica trasmissione Italiana a dare spazio e voce a tutti i tipi di musica. Sul Roxy Bar non voglio fare commenti anche perché non sono mai stato un fedelissimo della trasmissione, però pensare che non ci sarà più , mi rende un po' più triste, specialmente se si considera che altre trasmissioni continuano imperterrite la loro programmazione.
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