Avete mai provato, anche solo per brevi intervalli
di tempo, a sintonizzarvi il Venerdì sera da qualche settimana a questa parte
su Canale 5? Troverete di fronte a voi uno
spettacolo che non dimenticherete tanto facilmente.
Giunto alla sua quarta stagione, dopo due anni di interruzione, torna Ciao Darwin, il gioco corale delle categorie umane condotto da Paolo Bonolis con la partecipazione di Luca Laurenti.
I due, protagonisti di un sodalizio artistico che rispecchia una vera grande amicizia anche nella vita privata, sono gli artefici
di un programma a nostro avviso infelice,
basato sul gusto di incasellare la poliedricità dell’agire umano in categorie
dello spirito e trovare il presupposto per cui queste squadre così “formate”
possano scontrarsi tra di loro in giochi insulsi e realmente mortificanti dal
punto di vista intellettivo. Un esempio su tutti? La sfida magre contro
ciccione che ha visto “fronteggiarsi” ai limiti del ridicolo due squadre
capeggiate rispettivamente da Nina Moric e Nadia Rinaldi ( perché - si sa - l’ospite
Vip in queste carnevalate non può mai mancare…).
Ma l’apice del cattivo gusto si raggiunge con il gioco “esterno” , quello “a tema”,
che vede esibire un esponente per ciascuna squadra, scelto per la sua mancanza totale di attitudini e di capacità logiche ed intuitive, tanto che quella prepotente presunta ignoranza assoluta diventa secondo loro spettacolo.
La cosa che maggiormente incuriosisce di questo
grandioso regno del politically uncorrect e del cattivo gusto è il numero di spettatori disposti ad assistere
alla performance, attratti – almeno voglio sperare – dalla simpatia
innegabile di Paolo Bonolis e dalle bizzarra mimica facciale di Luca Laurenti,
talvolta incomprensibilmente disposto a rendersi ridicolo di fronte al pubblico
per attirarne i consensi.
Voto
4