Il
topo più famoso del mondo ha
compiuto 75 anni lo scorso 18 novembre ma proprio sembra non dimostrarli:
ci riferiamo ovviamente a Mickey Mouse, in Italia meglio noto semplicemente
come Topolino, che debuttò al Colony Theater di New York il 18 novembre del
1928 con Steamboat Willie, il primo storico film d’animazione con il
sonoro. Ideato da Walt Disney e realizzato graficamente da Ub
Iwerks, nel breve volgere di pochi mesi il topesco personaggio divenne
popolarissimo in patria e nel gennaio del 1930 esordì anche nel variegato mondo
dei comics, con il passaggio di matite da Iwerks al collega Floyd
Gottfredson, che contribuì in modo essenziale a rendere Topolino un’icona dell’America e del fumetto
mondiale con una collaborazione destinata a concludersi soltanto nel 1975.
Molto acqua è passata sotto i ponti da allora ed anche il personaggio di
Topolino ha acquistato contorni più definiti rispetto agli esordi, diventando
protagonista di storie caratterizzate da un riuscito mélange di umorismo
ed avventura: attivo e coraggioso, sportivo ed eroico, Topolino fin dall’inizio
viaggia per itinerari esotici e lotta contro cattivi e pazzoidi che intendono
conquistare il mondo. Ma il personaggio non si limita ad essere un disincantato
avventuriero, è anche realisticamente inserito nel mondo del lavoro, e si
alterna nei più svariati mestieri, dall’apprendista idraulico (o stregone, in Fantasia,
il capolavoro disneyano del 1940), dal giornalista al detective, la
professione (spesso esercitata per diletto) che più l’ha reso famoso,
contrapposto a cattivi divenuti anch’essi celebri, come Gambadilegno o Macchia
Nera. Emblema per definizione della Disney,
Topolino conta al proprio attivo oltre cento cartoons da protagonista ed
un giro di merchandising (fumetti e gadgets vari) che sfiora i 4
miliardi e mezzo di dollari all’anno, preceduto soltanto da quello di Winnie
the Pooh, altro personaggio della casa. Leggendario anche l’atto di nascita di
Topolino: pare – ma il condizionale è d’obbligo quando la storia va a sfiorare
il mito – che Walt Disney concepisse il personaggio destinato a farlo passare
alla storia durante un viaggio in treno, poco dopo essere stato ‘derubato’ del
suo personaggio finora di maggior successo, tale Oswald the Lucky Rabbit; Disney pensava di creare un topolino di
nome Mortimer, ma in seguito cambiò il nome in Mickey Mouse su consiglio della moglie.
Nessuno allora avrebbe potuto immaginare che Topolino sarebbe diventato un
simbolo della cultura di massa capace di oltrepassare qualunque frontiera ed
appassionare piccoli ed adulti di ogni parte del mondo quando ancora la
globalizzazione non esisteva neppure come parola. Anche in Italia il
personaggio ha conosciuto un successo enorme e costante nel tempo, soprattutto
grazie alla pubblicazione dello storico settimanale “Topolino”, in cui le avventure del topo più
famoso del mondo sono state sceneggiate e disegnate da autori italiani, a buon
diritto considerati tra i migliori a livello mondiale – da Luciano Bottaro a
Giovan Battista Carpi, da Romano Scarpa a Marco Rota, da Giorgio Cavazzano a
Massimo De Vita –. La rivista giusto nelle scorse settimane ha tagliato il
prestigioso traguardo del numero 2500. In ogni caso chiudiamo con un sentito
augurio: buon compleanno, Topolino!
Voto
9
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