"Ho scelto questa distribuzione inusuale perché alla fine è più capillare e permette di abbattere il costo dei Cd - spiega Gianmaria Testa, che continua ad alternare lavoro di capostazione a Cuneo a quello di grande cantautore - Sono molto contento perché con questo escamotage sono riuscito a scavalcare gli impedimenti tipici delle case discografiche, delle multinazionali. L'idea che la musica deve essere per forza radiofonica. A me invece piace il rapporto diretto con la gente. Senza nessuna pressione pubblicitaria".

In effetti per Gianmaria la vera unica pubblicità sono i concerti, il sano passa parola fra la gente.

E questo piace, lo dimostra il successo del nuovo disco di canzoni e poesie. Anche perché il cd, che raccoglie i brani più belli dei tre precedenti dischi ( Montgolfières,   Extra-Muros, Lampo) oltre a due inediti (Il valzer di un giorno e Piccoli fiumi) e a 5 poesie di Pier Mario Giovannone, rappresenta una vera scommessa per Gianmaria Testa: è in duo, con Pier Mario Giovannone, e punta quindi più alla qualità che agli "effetti speciali", è il primo lavoro interamente realizzato e prodotto in Italia.

In questo Cd Testa dà vita a un universo etereo e leggero, popolato da aeroplani a vela e transatlantici di carta, ma anche della leggiadra tristezza, della dolce malinconia della bossa nova, della vitalità del pop jazz d'oltralpe e persino del rock. Dal vivo poi, fra un pezzo e l'altro Testa si prende lo spazio per divagazioni, per scherzosi racconti. E il recital va avanti con canzoni così leggere e forti da sorvolare di slancio i dubbi, le angosce quotidiane (che Testa chiama i cavalli di frisia della mente).

Storie autobiografiche si intrecciano con ricordi di tango degli emigranti italiani in Argentina, con polvere di gesso e ritratti ben tratteggiati di donne al bar o alla stazione.