Con un ritmo da Ombelico
del Mondo miscelato con uno swing dal vago sapore sudamericano parte l’overture dell’atteso, tutto esaurito a Prato, concerto di Antonella Ruggiero, l’ex frontwoman dei
Matia Bazar con il nuovo progetto “Big
Band!”.
Un’orchestra alle sue spalle,
diretta dal Maestro Davide Di Gregorio, anche al flauto ed al sax, ha
sciorinato per quasi due ore canzoni che hanno spaziato dalla produzione dei
Bazar, fino alle ultime della Ruggiero, solista dal
‘96, per andare a pescare nella memoria dei classici della musica d’oltreoceano
come “Summertime” di George Gershwin, “Over the rainbow”
o “Night and Day” di Cole Porter.
Sprazzi di spagnolità con “Besame mucho” o “Perfidia” per
poi dare spazio alle hit che tutti hanno cantato ed
applaudito: “Ti sento”, “Amore lontanissimo”, “Per un’ora d’amore” suonata
quasi con lo stile della Pantera Rosa, “C’è tutto un mondo intorno”, fino alla
chicca di Luigi Tenco “Mi sono innamorata di te”.
Tre trombe, due tromboni, quattro
sassofoni ed un flauto per un suono che ha avvolto la
pancia del Politeama valorizzando, se ce ne fosse stato bisogno, la voce
cristallina e pura della Ruggiero, vera Signora della canzone italiana, Diva
senza divismo anche senza abbassarsi alle varie Music Farm
sparse nel mappamondo televisivo.
La Ruggiero ha scelto la strada della qualità, del profilo basso, della modestia con una
voce quasi lirica tanto da poterla definire la “Callas della musica leggera italiana”.
Nei bis non poteva mancare
“Vacanze romane”, sempre struggente e nostalgica, quasi in bianco e nero,
evocativa, fino all’augurio finale, a suon di vocalismi ed estensioni,
“Arrivederci” di Bindi.
Voto
7