Poche note ed è scattata la magia. Sono bastati alcuni brani del loro recente album
“Distanze” per
immergere gli spettatori della costa toscana in suggestive sonorità jazz contaminate
da sfumature e sapori musicali del passato. Stiamo parlando del Mauro Grossi
Trio. La formazione, che vede brillare tre grandi personalità del panorama jazzistico
italiano, si è esibita con successo il 12 agosto 2008 nella cornice del Piazzale dei Rioni a Porto Stefano, per il Grey
Cat Festival, la prestigiosa rassegna jazz, che fra due stagioni compirà 30 anni.
Oltre al leader, il pianista Mario Grossi, da cui il gruppo prende il
nome, il trio è composto da Attilio Zanchi
al contrabbasso e Marco
Castiglioni alla batteria.
Il cd “Distanze”,
creato dall’espressivo incontro artistico di questi formidabili solisti, si presenta
dalle prime note pudico, intimo, ed evoca suoni
malinconici e ricchi di sentimento. Ripercorre, poi, linguaggi musicali esuberanti
e ludici, fino ad arrivare alle tradizioni popolari, come "La Yadumu Ecterabi", canto tradizionale palestinese
intriso di rispetto e spiritualità.
Tutto
può diventare fonte di ispirazione e “Rusignol“, il
canto delle mondine piemontesi, contiene una delle improvvisazioni più
energiche e avvincenti offerte al pubblico
dell’Argentario.
Ad arricchire questa serata
speciale è intervenuta la splendida voce nera di Andrea Hopkins, che si è
presentata, con indosso un elegante vestito bianco stile charleston.
La Hopkins
non ha fatto altro che esaltare con la sua vocalità il sound del gruppo. Andrea
sa cantare e in questo riuscito set ha dato prova del suo talento: con la sua
voce intensa, i suoi movimenti, i suoi sorrisi ha prodotto vibrazioni nell’aria
tali da toccare l’anima del pubblico, che è rimasto ammaliato dalla sua
timbrica dirompente e dal suo fascino.
Il risultato è stata una
commistione di swing, funk e molto R&B e naturalmente jazz. Tonalità jazz che
il trio ha saputo interpretare in modo impeccabilmente elegante anche nell’esecuzione dei loro rispettivi assoli
strumentali.
Una performance unica, piacevole
e coinvolgente che le quattro personalità artistiche hanno regalato all’Argentario
e che contribuisce a creare nuovi stimoli e approdi musicali.
Voto
8