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Scanner - musica
 


Fiorella Mannoia
Tour estate 2005
il concerto alla Festa dell'Unità di Firenze
7 agosto 2005 alla Fortezza da Basso

 




                     di Tommaso Chimenti


Non se ne voleva più andare la roscia romana dal palco fiorentino della Festa de l’Unità. Il concerto, il rientro, un’altra ondata d’ensemble, infine altre due canzoni, ad ovazione, in acustica, voce e piano.
Quasi due ore e mezza di buona musica. Sono tutti successi, affermati, consolidati, da Fossati, suo pigmalione, autore preferito, negli anni anche amante, per passare a Capossela e Paolo Conte, o De Gregori.
Tutti imperdibili, tutti da applausi.
In un’arena infinita di magliette fini e pantaloni corti, la serata conclusiva della festa diessina con la “furbata” degli otto euro d’ingresso per tutti non soltanto per chi voleva gustarsi l’interprete riccioluta, centinaia di mani in alto a salutare la bandiera delle donne moderne, l’icona al femminile italiano.
E’ da molto che la Mannoia non sforna un disco, dopo il live “Concerti del 2004, e la reunion con De Gregori, Ron e Pino Daniele che due anni or sono toccò anche lo stadio Franchi.
Un concerto che ha ricalcato, anche troppo, passo dopo passo, il cd live, senza sorprese. “Quello che le donne non dicono” da inno femminista, “Oh che sarà” da brividi internazionalisti, “I treni a vapore”, “La storia” siamo noi padri e figli?, “Il cielo d’Irlanda”, “Il culo del mondo”, “Panama”, “Buon tempo”, “Messico e nuvole”, “Mio fratello che guardi il mondo”, la romantica spagnoleggiante “Quizas”, “Clandestino” di Manu Chao, “Non sono un cantautore” questo è logico, “I dubbi dell’amore” molti, chiudendo con “Is this love” di Bob Marley.
In fondo l’immancabile bandiera della Pace chiudeva una serata davvero speciale.

Voto 8 

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