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  29/03/2024 - 10:07

 

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Scanner - musica
 


Diaframma
Scenari Immaginari
Poesia, rabbia e intensità
Diaframma Records, 1998, distribuzione Self

 




                     di Giovanni Ballerini


Poesia, rabbia e intensità per un rock d’autore assolutamente contemporaneo. I Diaframma festeggiano a fine 1998 il loro diciannovesimo compleanno sulla ribalta con l’uscita dell’eccellente album Scenari Immaginari. Con questo Cd Federico Fiumani è tornato a gestire in proprio la mia carriera, come dieci anni fa. E’ infatti stata ricreata l'etichetta Diaframma Records, che è distribuita dalla Self di Milano. Indipendente for ever? Può darsi. Sicuramente Federico se la cava bene anche da sé, continua a remare controcorrente con grande grinta e passione. E con i suoi Diaframma porta avanti una scelta, una ragione creativa e di vita. E già nel tour dedicato al nuovo album battezza una band tutta nuova anche rispetto a quella che ha realizzato il Cd) : Alessandro Gerbi (ex C.S.I.) alla batteria, Riccardo Biliotti al basso, Alessandro Gherardi alle tastiere e ovviamente Federico Fiumani alla voce e alla chitarra.

Ma torniamo a Scenari Immaginari, un Cd fuori dal tempo. E anche fuori stagione, visto che fra i brani di spicco c'è il pezzo “Agosto”. E' il classico album dei Diaframma. Con tante sfumature e stimoli in più. Canzoni d'amore e di rabbia. Rabbia sorda come La ballata dello scontento, ma anche di muta consapevolezza, come nel caso di Annoiamoci. Spesso è il caso di accettarsi per quello che uno è: la vita è anche noia. E bisogna saperci convivere, altrimenti si trasforma in qualcosa di molto peggiore. Federico la pensa così, ma poi confeziona undici brani che sono altrettanti piccoli film in musica, undici ipotetiche mini sceneggiature. Quella di Fiumani è da sempre una scrittura piuttosto cinematografica. E il nome Diaframma, in fin dei conti, deriva un po' da questo. Dalla sua capacità di diminuire o alterare la forza della luce in musica e nei testi. Carina la foto di copertina, che ritrae Federico a  dodici anni. Sullo sfondo si vede la proboscide di un elefante. Una situazione abbastanza insolita, uno scenario quasi immaginario che aggiunge fascino al lavoro di questo punk story-teller, che adora Tom Verlaine e i suoi Television e la grande canzone d'autore, da De André a De Gregori, ma anche il pop dei Rokes di Shell Shapiro: poca tecnologia, belle canzoni.

Voto 8 

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