partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


La Chica
La Loba in concerto
Amaro Freitas
Il nuovo jazz brasiliano
Salmo
Flop Tour 2022
Gianni Maroccolo
Alone not alone
Luciano Ligabue
Liga Rock Park
Carmen Consoli e Le Brigitte
Festa Europea della Musica 2016
Brian May & Kerry Ellis
One Voice The Tour
Jovanotti
Lorenzo negli Stadi 2015
Brit Floyd
Tour P-U-L-S-E 2013
David Byrne & St. Vincent live
Love This Giant tour 2013

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  26/04/2024 - 22:29

 

  home>musica > concerti

Scanner - musica
 


Depeche Mode
Touring the angel 2006
Depeche Mode tutto esaurito per il nuovo tour mondiale
Live il 18 e 19 febbraio a Milano Filaforum di Assago

 




                     di Francesca de' Carolis


Chissà se quella sera di novembre di 25 anni fa Daniel Miller, già allora boss della casa discografica Mute Records, avrebbe mai potuto ipotizzare che quel gruppetto venuto dall’industrialissima Basildon, nell’Essex, con quel nome pomposo ( i Composition Of Sound) sarebbero diventati gli alfieri di un nuovo genere, un sound techno pop miscelato a sonorità sempre di tendenza che li avrebbe resi unici nel panorama musicale mondiale.

Ribattezzatisi Depeche Mode (dal titolo di una rivista modaiola francese) , quella sera si guadagnarono il loro primo ingaggio e da allora ad oggi la loro corsa non ha conosciuto battute d’arresto.

Le due date di Milano parlavano chiaro sin dalle prevendite, esaurite da mesi – con bagarini che hanno incassato fino a 2-300 euro a biglietto - ed i 24.000 che accolgono Fletcher, Gore e Gahan, sono un pubblico eterogeneo , che spazia dai sedicenni incantati dai singoli dell’ultimo album “Playing the Angel” (l’undicesimo, per l’esattezza) ai musicofili di tutte le età e generazioni, fan degli esordi oramai cresciuti, che non smettono di ritrovarsi in quel loro suono affascinante, sensuale e lacerante allo stesso tempo.

Apripista The Bravery, già visti a Bologna durante l’Independent Days di settembre,gruppo a metà tra le sonorità DM, i Suede, con una spruzzatina di Cure; si rivelano un scelta azzeccata, godibilissimo aperitivo di una mezz’oretta prima dell’evento. La loro uscita di scena lascia spazio alla visione illuminata dell’imponente apparato scenografico. Il set strumentale è composto da due strutture di metallo che avvolgono le postazioni dei synth di Andy Fletcher e del turnista Peter Gordeno; sembrano quasi un omaggio ai Kraftwerk, sempre citati come una delle maggiori fonti d’ispirazione della band.

Completano il set il batterista aggiunto Christan Eigner e l’anima del gruppo Martin Gore, con il trucco sciolto sugli occhi -  oramai segno che lo contraddistingue –e  ali nere piumate sulle spalle , richiamo al Mr. Feathers della copertina di Playing the Angel.

Spostando lo sguadro a sinistra, una grossa sfera d’acciaio scandisce i momenti del concerto con quattro parole : Sex, Pain, Angel, Love che si accenderanno a seconda del brano, filo conduttore di una serata ricca di stimoli visivi oltre che sonori. Sotto queste parole al neon, un display sul quale si visualizzeranno alcune parole scelte del brano eseguito, una specie di bignami semantico del gruppo.

Le luci seguono la traccia (anche cromatica) della sfera facendosi rosse o bianche a seconda del momento, avvolgono tutto il palco, che completano senza mai prevaricare la regia video che rimanda le immagini del concerto su sei maxischermi mobili che fanno da fondale, alternando momenti della serata ai soliti bellissimi video di Anton Corbjin, artista da tempo collaboratore dei DM.

Si spengono le luci e parte "A Pain That I'm Used To", seguita da John The Revelator, brani dell’ultima fatica, ma sarà con “A question of time” che il Filaforum si infiammerà.

L’amatissimo frontman Gahan è in forma,43 anni davvero ben portati, a dispetto degli eccessi da rockstar -  dai quali si dice “pulito” da almeno 9 anni – balla nella sua tipica maniera scoordinata e sensuale, ed interagisce col pubblico dal quale ottiene sempre un’ottima risposta.

I ritmi diventano più lenti quando il frontman lascia il microfono al polistrumentista del gruppo Gore, per la nuova “Macro” e la meravigliosa ballad “Home”.

Segue il terzetto di singoli dall’album “Violator” : "World in my eyes" scenografata dalle riprese del flessuoso e ipnotico oscillare di Gahan, "Personal Jesus" col suo blues industrial, scheletrico e poderoso ed "Enjoy the silence” , sulla quale il pubblico esplode in un coro unico mentre il display della sfera visualizza proprio l’ossimorica parola “silence”.

Suoni precisi  e mai esagerati , arrangiamenti che non stravolgono i pezzi ma hanno un suono alleggerito rispetto all’originale, e si vola verso i due bis, anche se tutto sembra essere appena cominciato.

"Question of lust" per la sola voce di Gore, seguita da “Just can’t get enough”, “Everything Counts” e poi ancora sul palco per una “Never let me down again” coreografata da 48.000 braccia levate al cielo che ondeggiano da destra a sinistra come il grano.

Il colpo d’occhio è da spezzare il fiato.  Chiude questo meraviglioso viaggio all’indietro nel tempo, un duetto intimista e sussurrato di  Gahan e Gore della recente Goodnight Lovers (in Exciter,2001 ndr), che festeggiano le loro nozze d’argento che non sono state certo prive di scontri e dissapori : Dave che con “Playing The Angel” diventa finalmente coautore dei testi del gruppo – firma tre brani, di cui due eseguiti anche live -  ha incontrato non poche difficoltà da parte di Martin, genio assoluto e assolutista che solo nell’ultima produzione ha ceduto alle pressanti richieste del collega, per quanto nessuno dei due abbia comunque saputo resistere alla tentazione dell’album solista, senza saper bissare, in entrambi i casi, il consenso di pubblico tributato alla band al completo.

Depeche Mode magnetici magnifici e inossidabili, e tante altre ancora potrebbero essere le aggettivazioni per questo gruppo da “sold out”, che per la gioia di tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di vedere suonare l’angelo nel fine settimana di Milano, potranno tentare la caccia al biglietto per le due date annunciate poco prima che finisse lo show al Filaforum all’Heineken Jammin’ Festival di Imola, il 16 giugno 2006, e allo Stadio Olimpico di Roma, il 17 luglio 2006.

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner