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  19/04/2024 - 17:54

 

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Scanner - musica
 


Vinicio Capossela
Suona dal vivo di Tempi moderni
La colonna sonora del capolavoro di Chaplin
L'inaugurazione della stagione 1998/99 del Teatro Puccini di Firenze

 




                     di Emilia Paternostro


Uno degli ultimi "dannati" del panorama artistico italiano presta il suo genio alle immagini di un cult movie, accompagnando dal vivo al piano "Tempi moderni" di Chaplin. Nato ad Hannover nel 1965, Capossela torna ben presto in Italia, dove si iscrive e frequenta il conservatorio. Poi lo abbandona per meglio seguire la musica in luoghi più congeniali (a entrambi). Si impiega come parcheggiassero, barista, suonatore di piano su navi, furgoni decappottati, in alberghi, night club di riviera e pub newyorchesi. E lì incontrati la varia umanità che finisce per popolare il mondo di "All'una e trentacinque circa", il suo album di debutto, a cui segue "Modi" con cui arriva pure la prima tournée. Capossela arriva così anche in tv con "Su la testa" di Paolo Rossi per cui compone anche le musiche di Pop e Rebelot. Il nuovo disco, "Camera a sud" arriva nel 1994 e segna l'affermazione definitiva del cantautore. A questo seguono gli album "Il ballo di San Vito", l'album inciso dal vivo Liveinvolvo, canzoni a manovella del 2001. Con una serata "memorabile", venerdì 30 ottobre 1998, fu inaugurata la stagione 1998/99 del Teatro Puccini di Firenze: Vinicio Capossela dal vivo, Charlot sullo schermo per una versione inedita e in divenire di "Tempi moderni". In effetti le meraviglie, le innovazioni tecnologiche sono per Chaplin una grande follia collettiva, così come lo sono, forse, per Vinicio Capossela che con la sua voce mette insieme ritratti e immagini della società, sempre ai margini, raccontando di viaggi, di stati d'animo, mettendo insieme poesia, malinconia, atmosfere notturne e metropolitane, passando dal jazz ai ritmi più latini, alla tradizione popolare francese e alla musica travolgente e chiassosa delle bande di ottoni tzigane. Le suggestioni tzigane sono particolarmente care a Vinicio Capossela che , nell'ultimo album Liveinvolvo ha voluto la partecipazione della brass band macedone KOCANI ORKESTAR, diretta e arrangiata da Neat Veliov in 5 brani, "a suggello del mio modo balcanico di sentire il paese in cui ci dibattiamo" "Sono brani - continua Vinicio - durante i quali, oltre a cantare, ho bevuto grappa direttamente coi denti, ho spaccato bicchiere per terra e mi sono spento una sigaretta sul braccio" Vinicio Capossela risulta così la persona più indicata per raccontare con la musica le traversie e l'ironia di Chaplin, sempre alle prese con un mondo più grande di lui, che attraversa però con dignità e un filo di malinconia. Una scelta che forse potrà far discutere i puristi del cinema, perché la pellicola, del 1936, possiede una traccia sonora curata da Chaplin stesso (molti ricorderanno il momento in cui canta "Io cerco la Titina in francese"), ma per sottolineare il fatto che le immagini sono senza tempo e senza confini si è creata questa inedita operazione in cui il cantautore, come un pianista d'altri tempi, presta il suo genio alle immagini in movimento del film muto per un magico connubio tra musica e cinema.

Voto 8 

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