E nessuno dica che non avevano avvertito il gentile pubblico. Proprio nell'ultimo album (Nessuno) annunciavano la svolta con il ritorno alla grinta degli esordi di periferia: "Qui si chiude l'era di Così com'è, se ne apre un'altra, e sono cazzi tuoi". Non a caso in Perché sì! gli Articolo 31 tornano ad un hip hop più arrabbiato che mai: nelle 18 tracce dell'album (e in quasi 75 minuti) si scagliano contro l'ipocrisia generalizzata, mimando un'irruzione in un TG e quindi cominciando a rappeggiare le proprie verità con la guest di Kurtis Blow nella title track. Il filo rosso delle collaborazioni continua nella successiva Strada di città 2000 (con Chief e Mia Cooper) e quindi nella stringente Senza regole (con l'aiuto di Bengi dei Ridillo). E qui gli Articolo 31 dimostrano di non prendersi troppo sul serio quando J.Ax canta "il mio credo è riassunto sul mio avambraccio 'In culo al mondo', ma che poeta, quale profeta, sono un semianalfabeta, scelgo parole a caso lanciando una moneta, ma quali testi, io scrivo manuali per cleptomani". La sboccataggine impera sovrana a ruota in Donna facile: poi il disco torna melodico a ritmi caraibici in Tu mi fai cantare (con Paolo Brera degli Xsense) e si latinoamericanizza nella simpatica e vivace Guapa loca, con l'aiuto di Carmelo Saenz Mendoza. A ruota arriva Il mio consiglio, dove J.Ax duetta con Thema e Grido (leggi Gemelli Diversi) in una divertente confessione-denuncia stesa davanti alle forze dell'ordine. In Perché sì! i brani più estremi, comunque, come Raptus rock (con Mia Cooper) o Fino in fondo, acquistano grinta a scapito dell'orecchiabilità della conclusiva Sulla stessa corsia, ad esempio, che cattura subito per il groove di sottofondo (assicurato da Mia Cooper) e dove gli Articolo 31 ci ripetono per l'ennesima volta che stanno sempre sulla stessa corsia: "e siamo ancora gli stessi di allora, come le stelle sulle nostre spalle son quelle di prima". E' anche vero che, dopo aver venduto vagonate di dischi, J.Ax e DJ Jad possono permettersi di essere sinceri senza rischiare, come in Se ti muovi, dove raccontano la loro ascesa rivendicando nel contempo una linea di coerenza: ma è innegabile che in Perché sì! gli Articolo 31 siano tornati più tosti e cattivi, abbandonando il famigerato Tranqui funky per recuperare la vera essenza dell'hip hop italiano.