Peccato che non ascolteremo mai un loro disco. Ma si sa, è questo il destino di ogni tribute band. Anche la più brava in circolazione non fa eccezione. Gli Achtung Babies sono un vero fenomeno, una band dal 1993 in tour per testimoniare l'amore per gli U2 di più di una generazione. In effetti per la band, che il 2 marzo 2002 ha suonato all' Auditorium Flogdi Firenze, la passione per gli U2 si esprime dal vivo con grande intensità e persino con una certa creatività (cosa non certo scontata per una cover band). Se ve li siete persi in concerto ecco le prossime date della formazione guidata da Alex Petroni: domenica 3 al Goofy di Altopascio (Lucca), giovedì 7 allo Shuur di Lucerna (Svizzera), sabato 9 al Matua di San Giovanni in Persiceto (BO), giovedì 14 al Colony di Milano, venerdì 15 al Fishmarket di Padova, sabato 16 al Motor Racer di Calestano (Parma), venerdì 22 all'Echo di Tavazzano (Lodi), giovedì 28 allo Zoobar II di Sanfrè (Cuneo), venerdì 29 al XX Settembre di Schio (Vicenza), sabato 30 al III° Millennio di Bassano del Grappa.
Ovviamente il concerto di Firenze ha fatto storia a sé, visto che si trattava della convention nazionale dei fan degli U2. Erano presenti i fan di tutta Italia, sono stati proiettati video inediti e altri sono stati girati, per immortalare un concerto davvero ben riuscito. Anche grazie all'attiva collaborazione dell'unico fans club ufficiale degli U2 in Italia: il Backstage.
Per rendere ancora più unico l'evento, gli Achtung Babies hanno invitato il Coro della Chiesa Americana Battista di Firenze, che insieme alla tribute band ha proposto dal vivo " Still havent found what I'm looking for" nella versione presente nell album " Rattle & Hum" (dove gli U2 eseguono appunto il brano insieme ad un coro di Harlem). Più di 1500 spettatori hanno seguito un evento che, in qualche modo, voleva festeggiare anche l'imminente annuncio ufficiale di un nuovo concerto degli U2 in Italia nell'estate 2002. Probabilmente in agosto (data e luogo sono ancora top secret).
Ma torniamo agli Achtung Babies, a cui anche Bono Vox ha più volte fatto elogi. Niente di strano, visto che la band interpreta da sempre il repertorio degli U2, con una passione senza fine. Da come Alex Petroni maltratta la chitarra sembra che i pezzi che interpreta siano suoi. E più che scimmiottare gli assoli di The Edge, li ricrea a sua misura. In modo da esaltare il pubblico che ha di fronte.
Come succede da sempre per il Rocky Horror Picture Show, il vero spettacolo è la gente, ma gli Achtung Babies sono davvero fantastici nel far sentire protagonista chi li viene a sentire. Non lasciano nulla al caso. I costumi di scena sono gli stessi usati da Bono & Co nell'ultimo Elevation Tour. E i quattro musicisti, che anche fisicamente somigliano davvero agli U2, propongono nei loro concerti le stesse ritmiche, gli stessi interplay usati dal vivo dalla band di Dublino.
Voto
8
