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  02/05/2024 - 14:23

 

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99 Posse
La vida que vendrà
Un Cd netto, forte, colmo di contrasti interni
Bmg Ricordi, 2000

 




                     di Gloria Caccia


Un gruppo che dai concerti-comizi nei centri sociali, inevitabilmente restano stampati a caldo nella memoria quelli avvenuti nel corso del 1994 con " Incredibile Opposizione Tour", arriva a vendere senza fatica 160.000 copie con " Corto circuito", fortunatissimo album del 1998, potrebbe permettersi una comoda "rilassatezza" nello stile e nei contenuti, rischiando, senza poi troppo dispiacersi, il commento negativo dei "fedelissimi", ma approfittando del momento propizio per accrescere la propria popolarità. Ma i 99 Posse sembrano quasi non aver avvertito l'ondata di successo degli scorsi anni e presentano un album netto, forte, colmo di contrasti interni ad esso, ma fermo nella direzione politica e musicale finora intrapresa. " La vida que vendrà" sono 14 brani nuovi che non hanno niente da invidiare ai vecchi " Curre curre guaglio'"o " Non c'è tempo", solo arricchiti di sonorità decisamente "elettroniche", da spunti sociali sempre fortemente inerenti la quotidianità delle classi operaie, degli studenti, delle limitate prospettive offerte da uno stato di cose sicuramente difficile da rivoluzionare, da infrangere e ricostruire diversamente.

" La scelta" del gruppo partenopeo è una delle tracce che meglio delinea le intenzioni di un disco ricco e dalle innegabili qualità sonore, a prescindere dalla condivisione degli espliciti messaggi politici espressi; un disco in cui le collaborazioni aggiungono un vigore cangiante di brano in brano con Andy Hughes degli Orb che mixa " Antimafia", " A una donna" -bellissima lettera al femminile- " Comincia adesso" e " Yankee go home", General Levy , Speaker Cenzou e Gennaro Tesone -batterista degli Almamegretta- come collaboratori d'eccezione e, soprattutto, con Aniello Borrelli, anziano lavoratore e partigiano presente con un canto, un antico lamento contadino: "Canto r''o putatore" che chiaramente ispira " Povera vita mia", uno dei brani maggiormente riusciti per forza espressiva e lucidità nell'analisi sociale.

Così Luca Zulù, Mega, Marco Posse, Massimiliano 'JRM' Jovine e Sacha costruiscono un lavoro musicale e politico che ha in sé Saint-Exupery con "Il piccolo principe" citato in canzone morbida, " Sfumature", in cui si ribadisce il famoso "l'essenziale è invisibile agli occhi", passando poi per ritmi reggae di " Some say this some say that" in cui la collaudata fusione di inglese e napoletano risulta anche qui essere perfetta, fino ad arrivare all'ultima traccia, preziosa, dove la storica " El pueblo unido" gode di una nuova versione pur mantenendo intatto il suo valore d'origine.

Con l'ultimo singolo " Comuntwist" dalla divertente forma musicale, ma prima ancora con " L'anguilla", i 99 Posse portano in giro le loro idee e la loro musica senza smettere di gridare "non mi avrete mai come volete voi", senza perdere l'ironia nei doverosi ringraziamenti ai governi di Usa, Israele, Messico, Spagna, Inghilterra "e naturalmente al Polo e all' Ulivo al gran completo per la costante fonte di ispirazione che regalano ogni giorno".

Voto 7 ˝ 

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