Fabbrica Europa 2002
Carl Craig
Station House Opera
Ekova
Maurizio Geri Swingtet
Ludovic Llorca
Raffaella Giordano
Un mese di spettacoli e anteprime da non perdere a Firenze. Dal 3 al 31 maggio 2002 alla Stazione Leopolda si svolge infatti Fabbrica Europa 2002, la IX edizione di un festival internazionale davvero speciale, che quest'anno vede la collaborazione fra Progetti Toscani Associati Fondazione Pontedera Teatro e Associazione Music Pool.
Un cantiere della creatività per mettere a confronto le varie espressioni dell'arte e dello spettacolo: danza, musica, teatro, arti visive, proponendo anteprime, incontri, laboratori.
A inaugurare il festival venerdì alle ore 21 sarà uno spettacolo, in prima nazionale, che coniuga teatro e arte visiva, Mare's Nest (repliche sabato 4 e domenica 5 alla stessa ora), che gli inglesi Station House Opera hanno ricreato apposta per lo spazio della Stazione Leopolda, e alle ore 23 il concerto di uno dei più importanti esponenti della musica techno, il dj Carl Craig.
Gli Station House Opera, diretti da Julian Maynard Smith, sono una formazione caratterizzata da un inconfondibile stile, fisico e visivo, che anima ogni loro performance. Negli anni '80 hanno iniziato a esplorare la relazione tra lo spazio e le persone che lo abitano per arrivare a delle performance architettoniche in cui gli edifici stessi venivano trasformati in eventi teatrali (il più famoso The Bastille Dances, a Parigi per il bicentenario della presa della Bastiglia nel 1989).
La loro ultima produzione Mare's Nest è un intrigante mix di azione dal vivo e in video. Quattro persone e i loro doppi virtuali - video a grandezza naturale - abitano allo stesso tempo uno spazio reale e immaginario, per metà fisico e per metà virtuale. Mare's Nest, (letteralmente 'l'uovo della cavalla', espressione inglese che sta a indicare una scoperta deludente) è uno spettacolo che dà corpo alle costrizioni della vita moderna e alle insopprimibili fantasie che nascondiamo dentro di esse; doppie, triple e quadruple vite interagiscono all'interno di uno spazio complesso, dilatato, dove il video diventa estensione dell'architettura. Provocatorio, acuto, densamente stratificato, lo spettacolo sfida apertamente il comune desiderio di sapere tutto e vedere tutto. Il doppio set e i due video, perfettamente orchestrati, mirano a confondere lo spettatore, che più guarda e più viene ingannato e alla fine è costretto a fare una scelta.
A seguire, dalle ore 23, un altro appuntamento da non perdere: da Detroit, luogo di nascita della musica techno, Carl Craig fa tappa alla Stazione Leopolda con il suo dj set. Sono diversi gli stimoli artistici che si intrecciano nelle sue produzioni - dalla techno più minimalista alle colonne sonore di Ennio Morricone, dal funk cibernetico al jazz-soul - così come sono diversi gli alias che usa (Psyche, 69, Paperclip People, più, ovviamente, le produzioni che escono a suo nome). Costante è la qualità della sua musica, che lo ha portato a diventare una delle figure fondamentali della musica dell'ultimo decennio, un artista di culto che varca i confini di genere.
Voto
8