Il 1918, alla fine della
Grande Guerra, fa da sfondo al quinto appuntamento di “Ascolti Musica 2005”, che mercoledì 27
Aprile alle 21.15 vede protagonisti al Teatro Studio di Scandicci l’Orchestra Gams,
diretta da Volfango Dami, e la voce di Andrea Colombini. L’occasione è Histoire Du Soldat,
un piccolo grande capolavoro con la partitura
di Igor Stravinsky Un’'opera dai tratti popolari, innovativa e
trasgressiva, che è alla base del nuovo teatro musicale del 900.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Igor Stravinsky, che già allora viveva in Svizzera, si trovò
tagliato fuori dal paese natio, coinvolto nella
Rivoluzione Russa. Ben presto si trovò in ristrettezze economiche come i suoi
amici, lo scrittore Charles-Ferdinand Ramuz e il
pittore René Auberjonois. Fu
allora che al poeta svizzero venne l’idea di creare un piccolo teatrino
ambulante (idea che sarà poi sviluppata anche in Petrouschka) sostenuto dalla musica di solo sette
strumentisti. L’Histoire Du Soldat
è una sorta di Faust in miniatura in cui un soldato scambia
con il diavolo il suo violino in cambio di un libro magico che gli permette di
leggere il futuro. Tralasciando il proseguo della
storia (che si conclude con il primo vero a solo di percussioni nella storia
della musica colta occidentale), torniamo alla genesi dell’opera, che ebbe come
finanziatore il clarinettista e industriale Werner Reinhart, in seguito
dedicatario dell’Histoire du
Soldat. Stravinsky scelse
sette strumenti appartenenti ognuno ai tipi rappresentativi delle varie
famiglie strumentali per registro acuto e grave: violino, contrabbasso, fagotto,
clarinetto, tromba (cornetta a pistoni in Fa/Si
bemolle), trombone e percussioni. Tale ensemble doveva
quindi girare non solo per le grandi città svizzere ma anche tra i vari paesini
montani. Fu così che, anche per soddisfare esigenze economiche, nacque (a Morgues nel 1918) uno dei lavori più originali di tutta la
produzione del musicista russo.
In quel periodo
imperversava l’influenza spagnola, che fece molte vittime in tutta Europa, per cui, visto che le previste repliche furono annullate per
via dell’epidemia, le rappresentazioni dello spettacolo si limitarono alla
prima, avvenuta a Losanna il 28 settembre 1918. La prima rappresentazione dell'Histoire du soldat,
azione teatrale in due parti "letta, suonata e danzata", avvenne il
28 settembre 1918 a Losanna, per la direzione di Ernest
Ansermet e le scene e costumi di René
Auberjonois. Il libretto, che riprende un racconto di Afanas'ev, fu realizzato da Charles-Ferdinand
Ramuz. Interessante e innovativo l’impianto
musicale, decisamente cosmopolita, che spazia dal tango
argentino, al ragtime, dalle fanfare svizzere, al pasodoble,
al valzer viennese. Il violino, è invece sintonizzato sull'anima del soldato e
quindi ha invece un’impronta musicale in sintonia con il folklore russo.
Il concerto al al Teatro Studio di Scandicci è cofinanziato dalla “Caledonian Academy of Tuscany”, un’importante associazione internazionale
musicale che ha sede a Lucca e che garantirà delle repliche nei maggiori teatri
italiani.
Voto
8