partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Beatrice Venezi
Opera
La Fura dels Baus
Free Bach 212. Recensione
Semiramide
Di Gioachino Rossini
L'Amour des Trois Oranges
di Sergej Sergeevič Prokof'ev
Il Nabucco
Di Giuseppe Verdi
Un flauto magico di Mozart
Regia di Peter Brook
Carmina Burana
Cantata scenica per soli, coro e orchestra di Carl Orff
Compagnia Lavoro Nero Teatro
Jsb - Come Bach
Béla Bartók
Protagonista al Maggio Musicale Fiorentino
La Metamorfosi
Di Silvia Colasanti

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  26/04/2024 - 01:40

 

  home>live > teatro_musicale

Scanner - live
 


Pietra di diaspro
Brilla di luce e di suggestioni digitali l’opera video
Musica di Adriano Guarnieri, testi liberamente tratti dall'Apocalisse di Giovanni e da poesie di Paul Celan. Maestro concertatore e direttore Pietro Borgonovo, regia di Cristina Mazzavillani Muti, scenografia e immagine virtuale di Ezio Antonelli, costumi di Alessandro Lai, live eletronics e regia del suono Alvise Vidolin, Nicola Bernardini, Nicola Buso, cantanti Sonia Visentin, Alda Caiello, Ilaria Del Prete, Matelda Viola, Antonella Ruggiero, Marco Lazzara, Gianluca Belfiori Doro,Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, flauto iperbasso Roberto Fabbriciani, Edizioni Musicali Rai Trade - Roma
Commissione del Ravenna Festival in coproduzione con il Teatro dell'Opera di Roma: in scena il 10 e 12 giugno 2007 al Teatro Nazionale di Roma e il 22 giugno 2007 al Palazzo Mauro de André di Ravenna

 




                     di Giovanni Ballerini


Pietra di diaspro, presentazione
Pietra di diaspro, recensione


Una roccia silicea compatta e opaca, di colore rosso, giallo, verde e bruno, il diaspro, dà il nome a una nuova, affascinante, opera creata da un autore contemporaneo. Incanta e fa sognare per l’apparato visivo e la fluidità delle musiche Pietra di diaspro, che l’Opera di Roma e Ravenna Festival hanno commissionato ad Adriano Guarnieri, un autore davvero interessante, che in questa sua quinta opera teatrale (composta tra il 2004 e il 2006), ha unito indissolubilmente l’aspetto visuale, quello musicale, l’ingegno e la tecnologia.

L'opera video vive per sua natura all’incrocio delle arti, ma quella realizzata da Ezio Antonelli, Cristina Mazzavillani Muti e Adriano Guarnieri ha il merito di puntare mirabilmente sulla sospensione sonora e sul digitale, stregando la scena con le sue seduzioni visive, con quel suo caratteristico suono organizzato in cui il suono acustico, il canto si mixano alla live eletronics di Alvise Vidolin.

Di grande impatto la scenografia di luce e immagini creata dal ravennate Ezio Antonelli che dà corpo agli stati d’animo dell’opera-video con un mirabile gioco di specchi. E usa tutte le superfici possibili per una tempesta di video proiezioni ed effetti speciali che esaltano, in continue sovrapposizioni, l’atmosfera e l’immaginario surrealista dell’opera. In perfetta simbiosi con l’innovativo scenografo, la regista Cristina Mazzavillani Muti che, come era successo per I Capuleti e i Montecchi e con Il Trovatore, sottolinea di trovarsi a suo agio con il virtuale e il digitale. Eleganti anche i costumi di Alessandro Lai e le luci di Patrizio Maggi, le coreografie di Silvia Curti. I cantanti restano ai lati dell’orchestra e i cori nel fondo scena, ma grazie alla spazializzazione, il suono avvolge piacevolmente l’ascoltatore-spettatore, ampliando l’incanto degli effetti visivi digitali integrati alla partitura, che da cupa, sul finale esplode, anche musicalmente, nel bianco più luminoso e radioso.

Una sperimentazione elegante, efficace nel segno del presente multimediale: proiezioni, musica dal vivo, cori e voci soliste, live electronics, danze e momenti teatrali. Il tutto per sperimentare e far riflettere la platea, attraverso i diversi linguaggi artistici (suono, immagine, parola) sul conflitto e lo spaesamento che, dopo il crollo delle ideologie e delle utopie, sferza l'umanità. Quella di Guarnieri è un'Apocalisse contemporanea che affonda le radici nei frammenti letterari di Paul Celan e nei testi di Giovanni (anche l’espressione “pietra di diaspro” è tratta dall’Apocalisse di Giovanni) per poi sbocciare nell'articolata simbologia visiva delle scenografie virtuali - digitali di Antonelli.

In Pietra di diaspro le nuove tecnologie vengono sfruttate a pieno, sia dal punto di vista visivo, che acustico. In evidenza il numero sette: sette sono infatti le parti principali di cui l'opera è composta, sette i solisti vocali (Sonia Visentin, Alda Caiello, Ilaria Del Prete, Matelda Viola, Antonella Ruggiero, Marco Lazzara, Gianluca Belfiori Doro), oltre a sette trombe, sette arpe (una dal vivo e sei registrate e trasmesse da altrettanti canali). Un organico orchestrale di 40 elementi, ben diretto da Piero Borgonovo, in cui esordisce il flauto iperbasso inventato per l’occasione da Roberto Fabbriciani.

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner