Spiro Scimone : Bar
Spiro Scimone : Nunzio
Spiro Scimone : Bar si fa in 3
A differenza degli altri
spettacoli firmati dalla coppia di siciliani, Scimone e Sframeli,
questo loro primo lavoro arrivato in ritardo non ha la stessa forza
evocatrice dei precedenti. Ne “Il Cortile”, Premio Ubu 2004,
e ne “La Festa”, Premio Candoni, la presenza allarmata da terza spalla
di Nicola Rignanese rendeva il tutto più scorrevole,
addensava la trama, la faceva liquida. In “Nunzio”, opera vincitrice selezione
IDI, Autori Nuovi 1994, Medaglia d’oro IDI per la drammaturgia 1995, dal quale è stato tratto l’introvabile “Due amici”, ma forse il
linguaggio cinematografico ha reso meglio la scena, con il quale i due
messinesi hanno vinto il “Leone d’Oro” quale opera prima a Venezia nel 2002, molti silenzi e molte
pause fanno caracollare il testo, povero d’inventiva, ed inciampare lo
spettatore. La lingua, a tratti incomprensibile, invece è ancora una volta, in
quest’era globalizzata ed inglesizzata, un punto a favore, un ritorno alle
origini, un trampolino verso l’ieri per comprendere
come molte volte il passaggio dei sentimenti sia universale e che troppe parole
e troppa comprensione generino caos. Un linguaggio primitivo e primordiale,
fatto di segni e gesti ed urla, per contrappasso si avvicina molto all’oggi,
comunicando l’estraniamento e la rottura con il moderno. Anche
qui in “Nunzio” molto non è detto, è sotteso, ed affiora pian piano lasciando
adito a mille ipotesi. Forse amici, forse fratelli, forse amanti. Sicuramente
due. Agli antipodi, si incastrano alla perfezione,
come la casalinga ed il marito commesso viaggiatore. Nunzio
ipocondriaco, Pino malavitoso, l’uno che sembra Candido
di Voltaire, l’altro sanguigno ed arcigno e
violento ed aggressivo, l’uno ingenuo, eterno bambino, l’altro duro con
pensieri troppo pesanti da confessare. L’uno religioso, l’altro senza
fede, entrambi già nel baratro. Si può definire anche testo pieno di umanità ma manca di brio, di quello scatto consapevole
all’interno della storia. Tra una scena e l’altra una “Bollicine”
di Vasco
al rallenty segna gli stacchi di questo atto
unico comunque applauditissimo. A breve a Firenze anche “Bar”, Premio UBU 1997.
Voto
6 +