L'uomo Calamita
Funambolismi del corpo e della lingua
Circo El Grito e Wu Ming Foundation insieme in uno spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura, scritto e diretto da Giacomo Costantini
Dal 12 al 15 dicembre 2019 prima nazionale al Teatro Vascello di Roma
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Tra acrobazie spericolate, rullii di batteria e surreali magie, la voce dal vivo di
Wu Ming 2 guida lo spettatore in una vicenda tra storia e fantasia, quella di un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale. Un assurdo supereroe che combatte l’assurdità della guerra, tra funambolismi del corpo e della lingua, in uno spettacolo che fonde i gesti di un circense con le frasi di un racconto e le note di uno spartito. Circo El Grito e Wu Ming Foundation tornano a incrociare i loro percorsi in L’Uomo Calamita, lo straordinario spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura scritto e diretto da Giacomo Costantini, che debutta in prima nazionale da giovedì 12 dicembre alle ore 21 al Teatro Vascello di Roma e in replica fino a domenica 15 dicembre 2019.
L’11 settembre 1940, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché siano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena - una bimba di otto anni - si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, useranno i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo.
Uno spettacolo che contamina il linguaggio della pista e quello della carta, che lascia il pubblico con il fiato sospeso mentre l’Uomo Calamita (Giacomo Costantini) prova in segreto i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico. E se non bastassero i suoi virtuosismi in altezza a farvi tremare, ci pensa Cirro che sulla batteria sfoga tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello.
Wu Ming 2 racconta la loro storia e ne prende parte. “Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio”, dice Costantini: ecco perché in uno dei suoi numeri l’Uomo Calamita è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.
Lo spettacolo ideato da Giacomo Costantini con la collaborazione di Wu Ming 2 ha assunto come modello di lavoro il dialogo tra il processo di creazione di un dramma circense e la costruzione del soggetto narrativo di un romanzo storico. I due autori si sono confrontati in un fecondo scambio durato due anni: se Costantini ha potuto appoggiarsi sugli approfondimenti storici e narrativi del libro in costruzione, Wu Ming 2 man mano che avanzava con la scrittura ha visto concretizzarsi in gesto circense l’universo che stava scrivendo. Prima che venisse conclusa la scrittura scenica dello spettacolo è stato coinvolto il compositore e batterista Fabrizio Baioni Cirro, Nell’Uomo Calamita la musica è infatti interamente eseguita dal vivo e, al pari del circo e della letteratura, è stata parte integrante del percorso di creazione dello spettacolo.
La miscela evocativa dell’Uomo Calamita non si lascia contenere dal sipario e dalle quinte di un teatro, né dallo chapiteau del Circo El Grito, e diventa un libro illustrato, stampato a mano da Strane Edizioni. Un piccolo gioiello 25x35 stampato in serigrafia, fatto e rilegato a mano e illustrato da Marie Cécile, le cui immagini hanno contribuito in maniera determinante alla creazione dell’universo dello spettacolo.
Voto
7 ½
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