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Marlene D. The Legend
L’uomo che diventò Marlene Dietrich
Scritto e diretto da Riccardo Castagnari e interpretato da Quince Premio Marius 2009 a Parigi (come miglior spettacolo musicale dell’anno)
Torna in scena dal 21 al 26 febbraio 2012 al Teatro Erba di Torino, Il 25 maggio 2012 al Teatro Ghione di Roma

 




                     di Giovanni Ballerini


Uno spettacolo dedicato a una sensuale (quanto ambigua) Marlene Dietrich, va in scena dal 21 al 26 febbraio 2012 al Teatro Erba di Torino (da martedì a sabato alle 21, domenica alle 16, infoline www.torinospettacoli.com). Si chiama Marlene D. The Legend scritto e diretto da Riccardo Castagnari e interpretato da Quince. Al pianoforte Andrea Calvani cesella diciotto arrangiamenti da altrettanti indimenticabili successi: da La vie en Rose a Johnny da Lola a Lili Marlene. La piece offre uno spaccato di vita della diva quando, ormai cinquantenne, viene dichiarata, insieme ad altre sue celebri colleghe, un disastro per il botteghino. Ecco allora che lei re-inventa se stessa in una nuova professione: diventa cantante e inizia una lunga tournèe che la vedrà impegnata per i restanti 20 anni della sua lunga carriera. Ed è proprio qui che, in occasione della preparazione meticolosa di uno dei suoi leggendari concerti, veniamo a conoscenza anche della donna, con i retroscena dei suoi amori, con lo sfarzo dei suoi costumi e il risvolto amaro della sua solitudine. Il tutto accompagnato dalle più belle canzoni che la Dietrich ha cantato sui palcoscenici di tutto il mondo accompagnata, nei primi anni, da un giovanissimo Burt Bacharach.
Lo spettacolo compie quest’anno 11 anni. Nato infatti nel 2001, per l’anniversario della nascita della Dietrich, passa nel 2003 per Città del Messico fino ad arrivare nel 2008 e 2009 sui palcoscenici francesi dove rimane in cartellone a Parigi per più di tre mesi aggiudicandosi anche il prestigioso premio Marius 2009 come miglior spettacolo musicale dell'anno -categoria adattamento francese- e la nomination a Quince come miglior attore protagonista.
“Pur essendoci in scena un uomo vestito da donna, non credo che questo possa definirsi un ruolo en travesti, nel senso usuale del termine – spiega Riccardo Castagnari, alias Quince -. Ho inventato la definizione di Actor Queen (un attore che interpreta un ruolo femminile, forse alla maniera elisabettiana) perché mi sembrava muoversi di più sui binari che percorre questo spettacolo”
Castagnari valorizza la sua interpretazione con un lavoro accurato e raffinatissimo, in cui la cura del particolare e la grande presenza scenica, dà vita a un vero e proprio altro interprete da sé: Quince incarna la sua Marlene catapultando lo spettatore in un’atmosfera visionaria, tipica degli anni che hanno caratterizzato l’ascesa della Dietrich.
“Castagnari che diventava Marlene lo sentivo troppo azzardato, ho avuto bisogno di un intermediario, in questo modo io divento Quince ed è Quince a diventare Marlene, che fu a suo modo una vera e propria rivoluzionaria, la prima nella storia del cinema a baciare una donna in pubblico e a vestire i panni di un uomo”.
Lo spettacolo ripercorre le tappe artistiche e personali della Dietrich. I tanti amori della diva turbolenta che mantiene sempre il suo charme impeccabile, trapassano senza lasciare sbavature la perfetta immedesimazione di Castagnari, tra abiti sontuosi che sembrano quadri luccicanti e atmosfere d’epoca. Si scopre così che la casa di Marlene ospitava rifugiati di gran rispetto come Renoir e René Clair, mentre la diva intesseva relazioni affettuose con Edith Piaf e Jean Gabin e per ogni suo spostamento necessitava di una suite aggiuntiva per bauli, cappelliere e bagagli vari, perché come lei stessa afferma: “è Miss Dietrich che si muove, non la piccola fiammiferaia.” Scopriamo la sua avversione per i film come Biancaneve perché “l’unica nella storia ad essere divina è la povera matrigna costretta chissà perché a trasformarsi in una vecchia senza denti”. La scopriamo cinica e divertente, capace di progettare il suo funerale che la vede protagonista come in una sfilata di Dior. Da sottolineare la metamorfosi che l’attore compie per trasformarsi nel personaggio, tanto da non riuscire più a capire alla fine se stiamo applaudendo l’interprete o la stessa Dietrich. "La magie opère", la magia si compie: “Castagnari non fa, ma è Marlene”. Un incanto che è stato fissato in uno dei loro scatti leggendari dai due artisti francesi Pierre e Gilles, famosi per la loro tecnica che fonde insieme fotografia e pittura. E' recente l'ultima loro esposizione fotografica (dal titolo “Wonderful Town” alla Galerie Jérôme de Noirmont di Parigi). Le loro opere sono infatti tutti pezzi unici. L’incontro fra i due fotografi e Quince/Castagnari, avvenuto a Parigi al Vingtième Théâtre, ha dato vita a una foto straordinaria, realizzata nello studio dei due artisti, che unisce la sensualità e l'ambiguità di Marlene con la drammaticità di uno scenario post-industriale che fa da sfondo alla figura della diva.

Voto 8 

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