Dopo l'intensa inaugurazione con I Maestri Cantori Di Norimberga di Richard Wagner (che mancava a Firenze dal 1986) , la 67° edizione del Maggio Musicale Fiorentino prosegue (dal 23 maggio al 3 giugno 2004) con un'opera con la regia da Graham Vick (che a Firenze in questi anni ha diretto con grande stile Mahagonny, Lucia, Tamerlano, Troyens, Rigoletto), uno dei titoli meno eseguiti di Wolfgang Amadeus Mozart, Idomeneo, diretto dallo specialista inglese Ivor Bolton, che indaga sul drammatico contrasto fra obbedienza alle leggi divine ed affetti umani. Il programma prosegue con la celebrazione del centenario della nascita di Luigi Dallapiccola, il compositore fiorentino d'adozione, con il dittico formato dagli atti unici , Il Prigioniero e Volo Di Notte, che ebbero entrambi la prima esecuzione proprio a Firenze, rispettivamente nel 1950 e nel 1940, questa volta vengono affidati all'ispirata bacchetta di Bruno Bartoletti.
Nutritissimo e di straordinaria qualità il programma dei concerti 2004, con protagonisti del calibro di Mehta, Muti, Boulez (alla guida del suo Ensemble Intercontemporain), e Gianandrea Noseda con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.
Assolutamente inconsuete, inoltre, le proposte di Federico Maria Sardelli e il suo gruppo Modo Antiquo con il vivaldiano Nisi Dominus (in prima esecuzione italiana), del Coro del Maggio e del suo Maestro Jose' Luis Basso impegnati in un programma di musiche argentine e della Maratona Rachmaninov, con i migliori giovani pianisti internazionali. Il concerto di chiusura, al nuovo Teatro della Meridiana in Boboli, (progettato da Quirino Conti) è diretto da Daniel Oren.
La danza vede nuovamente a Firenze il prestigioso Tokyo Ballet in quattro serate in cui, oltre a coreografie classiche saranno proposti alcuni lavori di Maurice Bejart.. Il MaggioDanza propone insieme a interessanti ospiti stranieri la propria compagnia stabile, che è diretta da Giorgio Mancini. Anche quest'anno è allestita una grande mostra collegata al Maggio. Si chiama "Musica di Smalto", propone in mostra rare e preziose maioliche create da mani mirabili fra il XVI e il XVIII secolo, provenienti dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. La mostra è curata da Carmen Ravanelli Guidotti, è a ingresso gratuito ed è allestita alla Sala delle Reali Poste della Galleria degli Uffizi.
Voto
8