Maggiodanza: Stagione 2004 - 2005
Maggio Musicale Fiorentino: Stagione 2004 - 2005
Si è inaugurata con un grande
allestimento della Kovancina la stagione 2004-2005 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
L’opera di Modest Musorgskij ha confermato tutto il suo impatto emotivo e spettacolare grazie all’illuminata
regia del rumeno Andrei Serban e alla direzione di James Colon, che hanno proposto
una versione innovativa di questo
lavoro, che non veniva rappresentato a Firenze da oltre 30 anni (l'ultima edizione
nel '73). Ma è stato secondo noi soprattutto il talento di Richard
Hudson nel realizzare delle scene e dei costumi davvero azzeccati a dare quel
tocco di genio in più a questo nuovo allestimento coprodotto
con l'Opéra di Parigi. (che ha il nuovo allestimento).
Non poteva mancare Mozart nel cartellone del
Maggio: dopo Le nozze di Figaro dello scorso anno e in
attesa del Don Giovanni in programma al prossimo Maggio Musicale, dal 22
ottobre propone la fortunata produzione del Così Fan
Tutte realizzata dal regista Jonathan Miller, sul podio l'emergente Gerard
Korsten, al suo primo impegno al Teatro Comunale.
L'appuntamento con il genio di Wolfgang Amadeus Mozart è anche
l'occasione per festeggiare gli 80 anni del baritono fiorentino Rolando
Panerai, che per una sera - il 28 ottobre 2004 vestirà
di nuovo i panni del filosofo illuminista Don Alfonso.
Il clou operistico della Stagione a partire dal 3 dicembre con Don
Carlo di Giuseppe Verdi, presentato a sere alterne nella doppia versione in
cinque e quattro atti e nello storico spettacolo creato da Luchino Visconti per l'Opera di
Roma, ripreso da Alberto Fassini. Il Direttore
principale Zubin Mehta dirige due
cast di star internazionali: Barbara Frittoli, Violeta Urmana, Roberto Scandiuzzi, René Pape, Marcus Haddock,
Carlo Guelfi, Lucio Gallo, Paata Burchuladze,
Adrianne Pieczonka, Dolora Zajick.
Una prima assoluta e una italiana caratterizzano le opere da camera presentate al
Teatro Goldoni e al Piccolo Teatro. Volevo un foglio, l'opera di Antonio Giacometti
e Mauro Montalbetti (che ha vinto il Concorso indetto per festeggiare i 30 anni dalla fondazione della Scuola di Musica di Fiesole)
rappresenta la novità assoluta che viene proposta il 30 e 31 ottobre al Goldoni. Volevo un foglio viene
diretta da Carlo Rizzari per la regia di Francesco Micheli, con i complessi della prestigiosa istituzione
creata da Piero Farulli.
Con il Teatro "Verdi" di Trieste viene invece coprodotto
un interessante dittico con titoli di raro ascolto: Pigmalione
di Gaetano Donizetti e La Canterina di Franz Joseph Haydn
(Piccolo Teatro, 6 e 7 novembre): allievi e orchestra dei corsi Maggio Formazione
saranno diretti da Carlo Montanaro, regia di Franco Gervasio.
Infine, il 23 e 25 gennaio,
ancora al Goldoni, prima rappresentazione italiana per Nel paese dei mostri selvaggi (Where the wild things are) di
Oliver Knussen, tratta dal celebre libro per bambini illustrato da Maurice Sendak. La regia è di Amy Luckenbach e l'allestimento, coprodotto con la Syracuse
University di Firenze, vedrà ancora impegnati i giovani
cantanti e strumentisti dei corsi di Alta Formazione.
Gli appuntamenti concertistici, tradizionalmente concentrati nella seconda metà della Stagione,
avranno un nutrito prologo tra settembre e dicembre con le presenze sul podio
dell'Orchestra e del Coro del Maggio di Zubin Mehta (impegnato nel Concerto "Triplo" di
Beethoven con Viktor Tretjakov, Natalia Gutman e
Marisa Tanzini e nella Settima Sinfonia di Bruckner), James Conlon (che propone una rarità del compositore francese
Florent Schmitt, La tragédie de Salomé), Ivor Bolton, Gerard
Korsten. Per gli appassionati di musica cameristica,
il 28 novembre si rinnova il tradizionale appuntamento con i vincitori del
Concorso Gui, giunto alla sua ventottesima edizione.
Dopo la pausa natalizia, la
ricca Stagione sinfonica, fiore all'occhiello del "Maggio", vede le
nuove presenze di Marcello Viotti e Jukka-Pekka Saraste e i ritorni
di Kirill Petrenko, Peter Schreier (che dirigerà la Messa in si
minore di Johann Sebastian Bach), James Conlon,
Andrey Boreyko (con la Cantata San Giovanni Damasceno di Sergej Ivanovic Taneev), Rafael Frühbeck De Burgos e
Leonidas Kavakos, per la prima
volta a Firenze nella doppia veste di direttore e solista al violino.
Tre concerti, dal 4 al 6 febbraio, vedranno Riccardo Muti
di nuovo sul podio dell'Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino
dopo dieci anni di assenza con la monumentale Messa
Solenne "per il Principe Esterházy" di Luigi Cherubini,
autore particolarmente caro al Maestro.
Nei giorni della sua presenza
a Firenze, Muti sarà anche protagonista di un articolato omaggio al musicista
fiorentino - da lui stesso propiziato - che coinvolgerà l'Università degli
Studi, l'Institut Français,
l'Opera di Santa Croce, il Conservatorio "Cherubini", la Biblioteca Nazionale
Centrale. L'iniziativa comprende un incontro di Muti con gli studenti dell'Università
per introdurre l'ascolto della Messa Solenne, una conferenza ed una tavola
rotonda con l'intervento di alcuni tra i più autorevoli studiosi del
compositore toscano, l'omaggio al monumento funebre nella Basilica di Santa
Croce con l'esecuzione di un Quartetto ed una mostra di bozzetti, figurini e spartiti allestita nel foyer del Teatro Comunale.
Il Coro del Maggio avrà poi dal 1° gennaio 2005 un nuovo Maestro, il faentino Piero Monti, che succederà a José
Luis Basso e al quale è
affidata la conclusione della Stagione di concerti con la Petite
Messe Solennelle di Rossini.
Monti, che è stato Maestro del Coro al Comunale di Bologna e attualmente
ricopre lo stesso incarico alla Fenice di Venezia, torna così a Firenze,
città nella quale si è diplomato al Conservatorio "Cherubini".
Voto
8