"La flessibilità e duttilità del nuovo Maggio Danza hanno permesso di forgiare una ballerina, Federica Maine (24 anni), che si è trovata a ricoprire per la prima volta un ruolo d’étoile: Il Cigno. Sta dunque per nascere una nuova stella dal Corpo di Ballo del Maggio Fiorentino”.
Le parole di Francesco Ventriglia, direttore
del corpo di ballo di Maggio Danza, ben rendono l’emozione e la soddisfazione di vedere nascere una nuova etoile in una compagnia come Maggio Danza, che da tempo conferma la sua flessibilità e versatilità, affrontando spettacoli
contemporanei e balletti di repertorio, ricchi di un vocabolario classico, molto difficile da un punto di vista tecnico.
Alla prima applausi a scena aperta per la giovane etoile, per Bruno Milo e per tutto il resto del cast. Un successo che premia anche il coraggio di sperimentare nuovi, convincenti, protagonisti.
Quello di Federica Maine non è stato infatti l’unico debutto nel Lago dei Cigni: da sottolineare
infatti anche quello di Alessandro Riga, étoile ospite residente, che non impersona il principe Siegfried (protagonista nella versione consueta del balletto), ma Vladimir, il nipote di Pëtr Il'ič Čajkovskij, quest’ultimo interpretato da un espressivo Bruno Milo.
Non stiamo parlando degli intrighi e delle emozioni di Black Swan, il bel film di Darren Aronofsky, con Natalie Portman, che ha aperto Venezia 67, la sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia (che parla di una giovane ballerina del New York City Ballet alle prese con il doppio ruolo che tutti sognano: il Cigno Bianco, delicato e innocente, e il Cigno Nero, che emana una malvagità seducente, nel classico Il lago dei cigni), ma anche nel balletto in scena mercoledì 1° giugno 2011, venerdì 3 e sabato 4 alle 20.30 e domenica 5 giugno alle 15,30
al Teatro Comunale di Firenze, si respirano atmosfere noir.
Il balletto si trasforma da favola in giallo, con le passioni che si trasformano, in un concatenarsi continuo di metamorfosi: da quelle dei cigni, a quelle della scena circolare, a quelle dell’acqua del lago, che si trasforma in pioggia, ghiaccio, neve, una delle tante metafore dell’esistenza umana.
Il Maggio Musicale Fiorentino si
fregia di una intrigante prima assoluta in cui il dramma viene rivisitato intelligenza e visionarietà, all’interno di una cornice musicale e di un balletto ben noto: Il Lago dei Cigni di Pëtr Il'ič Čajkovskij, andato in scena per la prima volta a Mosca nel 1877.
La musica di Čajkovskij si trasforma nella colonna sonora di una rivisitazione drammaturgica dell’opera, che affronta la biografia, l'anima segreta del compositore. Compresa la sua passione impossibile per il nipote Vladimir, un dramma che potrebbe averlo costretto al suicidio, all’età di 53 anni (1840 - 1893). Se le biografie ufficiali menzionano quale causa della morte il colera, la tesi del suicidio trova un appiglio nel fatto che l’arsenico potrebbe produrre una sintomatologia pressoché identica a quella del colera.
La coreografia è di Paul Chalmer, le scene sono di Italo Grassi, i costumi di Giulia Bonaldi,
le luci di Valerio Tiberi, il visual designer è Sergio Metalli, il direttore dell’allestimento è Italo Grassi. Protagonista MaggioDanza diretto da Francesco Ventriglia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino è diretta da Nir Kabaretti (già allievo di Zubin
Mehta).
Per ulteriori informazioni:
Info
e Prenotazioni: Biglietteria del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
info
055 2779350, dal martedì al venerdì 10.00-16.30;
prevendita
055 28722, da martedì a venerdì 10.00 -16.30 / sabato 9.00-13.00;
Biglietteria
Teatro Comunale,
Corso Italia 16 - Firenze - fax: +39 055 287222;
Biglietteria on line, www.maggiofiorentino.com ;
Voto
8