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Flöz Productions
Ristorante Immortale
O sulla precarietà dell'esistenza
Dal 22 al 26 marzo 2006 torna per International Visual Theatre al Teatro di Rifredi lo spettacolo più applaudito della rassegna Vedere l'invisibile, già in scena a Firenze nel febbraio 2003

 




                     di Giovanni Ballerini


La rassegna International Visual Theatre 2006
Familie Flöz: Teatro Delusio
Flöz Production: Ristorante Immortale
La rassegna Vedere l'invisibile 2003
Rossotiziano: 32 Mq Di Mare Circa


Dopo l'ottima messa in scena di Teatro Delusio, torna in scena dal 22 al 26 marzo 2006 per International Visual Theatre al Teatro di Rifredi Ristorante Immortale. A tre anni di distanza, torna quindi a grande richiesta a Firenze la Familie Flöz, che già tanto successo riscosse in occasione della rassegna Vedere l'invisibile, una proposta di Fondazione Toscana Spettacolo e Comune di Firenze, che andò in scena a Firenze il 5 febbraio 2003. Come allora, la Familie Flöz propone con successo per una settimana al Teatro di Rifredi il suo Ristorante immortale, o sulla precarietà dell'esistenza. Il cavallo di battaglia della compagnia belga/tedesca Floz Productions. Questo divertente (e a suo modo avvincente) spettacolo, che vede protagonisti Paco Gonzales, Björn Leese, Elmiger Priska, Hajo Schüler e Michael Voger ripropone sulle ribalte italiane un genere poco frequentato come il teatro di oggetto, che ha invece una sua solida tradizione, un grande entusiasmo soprattutto nel nord Europa. "Il nostro obiettivo è creare e sviluppare un personaggio e una situazione".
I cinque attori si incrociano sulla scena senza una parola per più di un'ora, hanno il volto coperto da maschere, ma questo non gli impedisce (anzi) di essere espressivi, travolgenti, insomma di comunicare gli stati d'animo che si celano fra le pieghe della vita di tutti i giorni. Un ristorante senza clienti diventa il centro del mondo. Ad animarlo sono i tic, i percorsi e i ruoli di un quotidiano sempre uguale e sempre diverso. La precarietà (e la ripetitività) dell'esistenza viene sottolineata da un'allegoria senza un attimo di tregua. Non a caso il brano musicale accennato all'inizio (e qua e là nel corso dello spettacolo) da uno dei personaggi alla fisarmonica è "Senza fine" (di Gino Paoli). Nel ristorante ognuno può vedere il proprio luogo di lavoro, specchiarsi in quel mondo ricco di competizione, di simpatie e antipatie che tutti viviamo svariate ore al giorno. I Floz Productions evocano questa atmosfera alla perfezione, con ironia e veloci cambi di scena. Non facendo rimpiangere nemmeno un attimo le parole non dette, le espressioni attoriali celate dalle maschere. Merito dell'autentico spirito clownesco di questa compagnia decisamente transeuropea che, alla maniera del migliore Django Edwards, ci riporta per un attimo a quelle atmosfere magiche e surreali, del migliore Festival of Fools.

Dalla prima rappresentazione Ristorante Immortale ha viaggiato in tutta Europa, fino al trionfale successo al Festival di Edimburgo del 2002, ed e' stato rappresentato più di 150 volte in Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania e Gran Bretagna.

Voto 8 

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