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Fabbrica Europa 2009
XVI edizione
Danza e multimedia, teatro, musica fra Europa, Mediterraneo e Americhe
Alla Stazione Leopolda e altri spazi di Firenze dal 5 al 23 maggio 2009

 




                     di Giovanni Ballerini


Fabbrica Europa 2009
Verdastro Della Monica: Satirycon
Cesar Brie: Odissea
Laboratorio Nove - Branko Brezovec: Galileo Incatenato


Europa, Mediterraneo e Americhe si incontrano a Fabbrica Europa 2009. La XVI edizione del Festival internazionale amplifica il dialogo interculturale in ambito creativo alla Stazione Leopolda e altri spazi fiorentini dal 5 al 23 maggio 2009. Artisti italiani, europei e provenienti da Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Messico sono protagonisti di un festival che sprona il dialogo tra culture e identità e propone un centinaio di eventi tra danza, musica, teatro, installazioni, workshop e incontri. Un dialogo creativo in progress che coinvolge artisti di oltre 20 paesi con vari progetti. Uno di questi, dedicato all’arte performativa e relazionale, è Atti democratici, è curato da Luigi Coppola e Marko Stamenkovic e vuole approfondire la ritualità democratica attraverso il prisma dell’arte.

La Stazione Leopolda ospita le installazioni degli artisti colombiani Carlos Motta e Juan Esteban Sandoval per tutta la durata del festival e le performance di Yingmei Duan e di Luigi Coppola: Breath in, Breath out (8/5/09 alle 22.30) e Me & Ghost (9/5/09 alle 22.30). La Casa della Creatività ospita invece due incontri sul tema Arte e Democrazia,. Nello stesso spazio è stata organizzata anche la maratona video Unmasked, un progetto prodotto dal New Museum di New York e curato da Carlos Motta e Elise Youn, che propone 10 ore di film e video girati da artisti in vari contesti geopolitici che pongono l’attenzione sul ruolo dell’artista come un agente politico che mette in questione i sistemi di potere e le strategie di segregazione di classe, genere e razza.

Intensa, come al solito la programmazione del festival legata alla danza. Apre il cartellone (5/5/09 alle 21, 6/5/09 alle 20 - prima nazionale) la nuova creazione della francese Catherine Diverrès, La maison du sourd. Il titolo fa riferimento alla Quinta del Sordo, la casa nei pressi di Madrid dove Goya dipinse la serie delle “pitture nere”. La compagnia brasiliana Membros propone a Firenze (il 15 e 16/5/09 alle 21.30) Febre, un mix di modern dance, hip hop, street dance e capoeira su musica rap e classica. La canadese Louise Lecavalier (negli anni ’80 icona dei La La La Human Steps) è protagonista con Is you me (il 12/5/09 alle 21.30 e il 13/5/09 alle 21 – prima nazionale), un lavoro tra danza, musica e video. Laurent Goldring con un unico proiettore ha costruito lo spazio teatrale, il palco, le luci, le scene. La Compagnia Anania di Marrakech, Madame Plaza, della coreografa marocchina Bouchra Ouizguen (16/5/09 alle 20 e il 17/5/09 alle 22 – prima assoluta): un viaggio nella cultura Aïta attraverso la danza e la musica, un omaggio alle donne marocchine che sfuggendo al chiuso mondo delle tradizioni rurali hanno coraggiosamente scelto di confrontarsi con l’arte. Fabbrica Europa coproduce il nuovo lavoro della coreografa e danzatrice siciliana (da anni residente a Parigi) Maria Donata d’Urso, Mem-brain (20, 21/5/09 alle 21 - prima nazionale), un’esplorazione, attraverso il movimento, delle molteplici caratteristiche del sistema delle membrane corporee, partendo dalla ricerca scientifica per giungere a uno sguardo poetico sul corpo. Company Blu presenta due soli: Tell me di e con Alessandro Certini (10/5/09 alle 22) e Thirst di e con Charlotte Zerbey (12/5/09 alle 21). Spazio Nu con Il teatrino di Rorschach sviluppa invece un percorso drammaturgico dove il corpo è chiamato a far emergere personalità dinamico-scheletriche più che personaggi (10/5/09 alle 22.30), Marina Giovannini e Samuele Cardini presentano Pausa Paradiso, con quattro danzatori che si muovono alla ricerca di una congiunzione tra gli opposti, pieno-vuoto, femmina-maschio, forma-sostanza, luce-ombra (10/5/09 alle 21). Il Gruppo Nanou porta in scena Motel-Prima Stanza: un’unità di tempo, un luogo familiare disabitato. E’ la stanza dei segreti, degli amanti, il rifugio degli assassini, la sosta dei viaggiatori. La Prima Stanza è “Il salotto della signora all’ora del tè, senza la signora” (15/5/09 alle 20). Kinkaleri propone: The hungry march show/Yes sir! in cui il performer cannibalizza la figura del vocalist rock Henry Rollins impossessandosi delle sue sembianze e ridefinendo una nuova possibile storia (17/5/09 alle 21) e l’opera video West completa: video realizzati in 5 anni in 12 città, per tutto il festival proiettati in esterno alla Stazione Leopolda. Luisa Cortesi presenta Vivido. Trillo. Brillo, tre opere dove l’unicità strutturale del corpo diventa drammaturgica: un portamento cinematografico, uno pittorico-cinetico e uno scultoreo-pop (17/5/09 alle 20 - prima nazionale), Cristina Rizzo e il Junior BdT invece propongono Tutto ciò che sta tra A e B (23/5/09 alle 21.30).

Per quanto riguarda la programmazione teatrale segnaliamo La pinacoteca di Eumolpo - primo capitolo (dal 6 all’8/5/09 alle 19 prima assoluta) si tratta della prima tappa dell’indagine che la Compagnia Verdastro Della Monica sta conducendo sul Satytricon di Petronio Arbitro. Massimo Verdastro ha affidato a cinque autori tra i più significativi del panorama della drammaturgia italiana, Marco Palladini, Lina Prosa, Letizia Russo, Antonio Tarantino e Luca Scarlini la riscrittura teatrale di cinque episodi del capolavoro della classicità latina.. Le scene e i costumi di Stefania Battaglia, le intuizioni di Francesca Della Monica e della danzatrice e coreografa Charlotte Delaporte, hanno fornito una marcia in più al lavoro laboratoriale di Verdastro per la realizzazione di questo primo capitolo (su testo di Antonio Tarantino) ambientato nella pinacoteca, dove il giovane Encolpio e il poeta Eumolpo si rifugiano per cercare riparo in vari momenti delle loro vite raminghe. Il Teatro de Los Andes (Bolivia) diretto dal regista argentino César Brie presenta a Firenze un’Odissea riletta attraverso le problematiche di oggi: Ulisse è il migrante contemporaneo che incontra gli stessi mostri cui vanno incontro coloro che partono in cerca di un destino migliore, come i messicani che attraversano il loro paese per arrivare alla frontiera o i nordafricani che attraversano il mare per approdare, tra mille difficoltà, sulle coste dell’Italia meridionale. (8 e 9/5/09 alle 20). Fra le produzioni europee si segnala il pluripremiato spettacolo Sclavi / The song of an emigrant della compagnia Farm in the Cave di Praga. La pièce, per la regia di Viliam Docolomansky, narra la storia, le nostalgie e le difficoltà di un migrante ed è basata sulla ricerca sul campo svolta nei villaggi della Slovacchia dell’Est(19 e 20/5/09 alle 21.30 – prima nazionale). Presenza di rilievo è anche quella di François Kahn, attore e regista francese la cui ricerca teatrale è segnata dall'incontro con il grande maestro del novecento Jerzy Grotowski. A Fabbrica Europa Kahn porta in scena I dormienti, costruito su varie poesie della raccolta Foglie d’Erba di Walt Whitman, in particolare sul poema Sleepers (20, 21/5/09 alle 19 – prima assoluta). Galileo Incatenato, un’opera corale che nasce dall’incontro/scontro tra Vita di Galileo di Bertold Brecht e Prometeo Incatenato di Eschilo. Messo in scena da un cast multinazionale (attori del Laboratorio Nove, artisti italiani e croati per il coro, il macedone Marjan Necak per la musica, collaboratori tecnici italiani e croati) ha la regia del croato Branko Brezovec, il più importante esponente della regia teatrale dell'est europeo di area balcanica. La pièce indaga la relazione tra scienza e arte, approfondendo in particolare il rapporto tra la scienza e il sistema di concetti che organizzano le nostre esperienze e le implicazioni che tale rapporto crea sulla creazione di nuove etiche e concetti morali (dal 10 al 16/5/09 all 21.30 – prima europea). Fra le produzioni nazionali ricordiamo il nuovo spettacolo di Roberto Bacci, Mutando riposa, un’opera teatrale da camera per 2 attori (Savino Paparella e Tazio Torrini) e 20 spettatori che vuole dar voce alle esplorazioni sull’origine della coscienza (5/5/09 alle 19 e dal 6 al 10/5/09 alle 21.30). Da circa un paio d’anni Claudio Morganti sta conducendo studi intorno a Woyzeck di Büchner. Fabbrica Europa ospita Studio n°5 per Woyzeck, il quinto capitolo per la drammaturgia di Rita Frongia, nel quale vengono prese in considerazione due scene: Woyzeck/Capitano (scena della barba) e Woyzeck/Marie (scena degli orecchini), attraverso le quali si cerca di  verificare la “question” pantomima (Mejerhold) e “l’affaire” realismo. In una piccola stanza scarsamente illuminata il risultato è una sorta di ballo aritmico di stampo verista con battute (19- 23/5 ore 20 – prima assoluta).

Interferencias è un progetto internazionale che coinvolge 20 giovani creativi provenienti da 6 paesi diversi. Il regista catalano Andrés Morte fa interagire danzatori, attori, musicisti, artisti multimediali e registi cinematografici, per offrire uno sguardo suggestivo in bilico tra linguaggio cinematografico e videoarte. Interferencias – Toy Box è un ibrido tra immagine filmica e performance dal vivo, un melting pot fra parola, gesto, movimento e spazio architettonico, un progetto orientato alla creazione di nuovi contenuti al fine di far dialogare la narrativa cinematografica con la nuova drammaturgia e la danza contemporanea. Al progetto prendono parte: Takwa Bezine, regista cinematografica (Tunisia); Kaies Loueti, tecnico del suono/operatore (Tunisia); Jordi Lopez, regista cinematografico (Spagna); Javier Rodriguez Espinosa, regista cinematografico (Spagna); Letizia Renzini, artista multimediale (Italia); Agostino Bicocchi, musicista (Italia); Esteban Mihalik, attore/regista (Argentina); Eliana Migliarini, danzatrice/attrice (Argentina); Adria Guadagnoli, attrice (Argentina); Natalia Sabat, danzatrice (Cile); Marco Valerio Amico, attore/danzatore (Italia); Rhuena Bracci, danzatrice (Italia); Roberto Rettura, tecnico del suono (Italia) (13/5/09 alle 22 e il 14/5/09 alle 23 – creazione originale).

Un po’ ridimenzionata rispetto al passato la sezione musicale del festival, che si apre con il gruppo Fuentes che presenta dal vivo l’ultimo album Irikelè (etichetta Materiali Sonori) con sonorità in cui le percussioni sono protagoniste assolute e la voce di Brahima Dembelè è accompagnata dalle chitarre di Mino Cavallo, dal basso e la voce di Francesca Taranto, dal sax soprano del jazzista Stefano “Cocco” Cantini e dalla voce di Anna Granata. La sezione ritmica vede la presenza di Adama Dembelè ed è interessante la partecipazione della danzatrice africana Bibeta Zabre (5/5/09 alle 23). The Idan Raichel Project è esploso sulla scena musicale nel 2002, rivoluzionando il volto della musica popolare israeliana grazie alla contaminazione tra la pop music e una suggestiva miscela di musica etiope tradizionale, poesia araba, canti yemeniti, cantillazione ebraica e ritmi caraibici lo dimostrerà dal vivo il 6 maggio 2009 alle 22 con il concerto in prima nazionale alla Leopolda. L'etichetta francese IOT Records ci porta in terre lontane con il progetto Mongolia Expedisound, un live audio-visual etno-electro al ritmo di dub step e trip-hop. Il producer TetAar e il vj Blaecke fanno rivivere un viaggio di più di 30000 Km: da Marsiglia alla Mongolia al seguito della carovana umanitaria diretta a un orfanotrofio della provincia di Ulan Bator. In collaborazione con SWITCH – creative social network (il 7/5/09 alle 23). Fabbrica Europa coproduce due eventi che vogliono essere un omaggio e una riflessione dedicati a padri della musica contemporanea recentemente scomparsi: Mauricio Kagel e Karlheinz Stockhausen. Per celebrare il grande compositore tedesco-argentino Mauricio Kagel Nem ha ideato il concerto-spettacolo Tango Aleman (7/5/09 alle 21.30), che celebra uno dei maestri del ‘900, la cui opera ha attraversato 60 anni di cultura musicale contemporanea ed è entrata autorevolmente a far parte della storia della musica. La straordinaria voce di Sonia Bergamasco e la regia di Luciano Alberti, contribuiscono a rendere questo spettacolo davvero unico. In programma: La torre di Babele (I, II, III, IV -2002); Faites votre jeu I (1996); Tango Alemán (1977-‘78); Pas de cinq (1965); Quasi niente (2007). Viene poi proiettato (il 7/5/09 alle 20) Ludwig van, un film che il compositore tedesco-argentino, alla sua prima regia cinematografica, girò nel 1969. Tempo Reale porta al festival l’evento Stockhausen! (il 14/5/09 alle 21.30). Uno spaccato della produzione elettronica con una presenza musicale recentissima (l’ultimo lavoro tecnologico) e una storica, particolarmente significativa nel rapporto con lo spazio e con i mezzi di comunicazione. Dopo un’introduzione al concerto di Franco Fabbri, Tempo Reale esegue Cosmic pulses, che fa parte di Klang, un ciclo dedicato alle 24 ore del giorno, di cui rappresenta la tredicesima. A quest’opera è contrapposto Spiral, storica composizione realizzata negli anni ‘60 per l’Expo di Osaka, dove l’esecutore interagisce in un grande spazio circolare con i suoni provenienti da una radio a onde corte. Tempo Reale organizza poi nella propria sede Der Klang, due incontri sulla musica elettronica tedesca: Alle origini della elektronische Müsik, regia del suono e presentazione di Lelio Camilleri (Conservatorio di Musica, BO) e musiche di Eimert, Gredinger, Kagel, Koenig, Lieti (il 16/5/09 alle 17) e La scena elettronica in Germania, regia del suono e presentazione di Ludger Brümmer (ZKM, Karlsruhe) e musiche di autori vari (il 23/5/09 alle 17). Officina Musica Live è invece, la performance finale dell'orchestra elettroacustica composta da ragazzi delle scuole medie, (10/5/09 alle 18.30). Da segnale anche, nell’anno del ventennale dalla caduta del Muro, Jazz ed Europa: Berlin, The Wall & Other Stories. Protagonisti la Lydian Sound Orchestra di Riccardo Brazzale e le fotografie di Pino Ninfa in uno speciale omaggio a Berlino (21/5/09 alle 22 – prima assoluta). Jazz ed elettronica dal Brasile con il São Paulo Underground, prodotto e guidato da uno dei più lucidi tra i musicisti nordamericani innamorati dei suoni brasiliani, il cornettista e performer Rob Mazurek, tra i più attivi della scena new jazz contemporanea (22/5/09 alle 21.30). Tra Vecchio e Nuovo Mondo si inserisce anche la III edizione del progetto di creatività multimediale City Mix, a cura di Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv, che esplora la scena sperimentale contemporanea delle città delle mille "americhe" di oggi. Un viaggio, alla ricerca della musica avanzata e della progettazione visiva sperimentale che parte da Città del Messico, con il suo incredibile vivaio di talenti, per passare a Bogotà, all’epicentro della club culture che rappresenta Santiago del Cile e chiude puntando su una full immersion nella nuova nightlife brasiliana di Rio e San Paolo (8, 9, 15, 16, 22 e 23/5/09 alle 23 – eventi unici).

Voto 8 

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