Egumteatro, Quartett, 2003
Egumteatro, Serate Beckettiane, 2006
Egumteatro, L’omossessuale o la difficolta’ di esprimersi, 2006
Egumteatro,
Che tragedia!, presentazione, 2007
Egumteatro,
Che tragedia!, recensione, 2007
Egumteatro,
Un anno con 13 lune, 2008
Serate Beckettiane al teatro Vascello di Roma. Prosegue il percorso dei geniali Egumteatro dedicato al mondo
visionario di Samuel
Beckett con tre
eventi, con il patrocinio di Amnesty International, per riflettere sul senso del teatro. E, come è
nello stile della compagnia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti, l’occasione
si trasforma anche in qualcosa di utile, di reale e importante: gli incassi
delle serate saranno infatti devoluti al Centro Aiuti per L'Etiopia per
contribuire attivamente al progetto di realizzazione in quella terra di pozzi
d'acqua. Per gli Egum, la scena è un vortice di stimoli, un mondo creativo in cui è vitale
il ritmo, la struttura, ma anche non guardare (e quindi non rappresentare) solo
la periferia della vita, ma anche le grandi questioni. Ecco
quindi che lo scopo umanitario non diventa solo un fine, ma una motivazione e
si specchia in un teatro che non esita di occuparsi di cose concrete. Un
teatro che spiazza e coinvolge lo spettatore con un bombardamento di spunti, di azioni, immagini, gesti e parole che risvegliano il
retaggio esistenziale di questa arte scenica, che alimenta pensieri e
riflessioni che non dovremmo mai lasciare nel dimenticatoio. In questo segno,
sperimentando diverse atmosfere e intenti, si muovono tre piece
ad alta tensione: Non dimenticar le mie
parole… con Fulvio
Cauteruccio, regia
Annalisa Bianco e Virginio Liberti (scena Horacio De Figueiredo, luci Simone Fini, costumi Marco Caboni,
suono Otto Rankerlott, voci Annalisa Bianco, Lidia Figlioli, Fulvio
Cauteruccio, Giancarlo Cauteruccio e Pietro Morelli), in scena al vascello il
18 e 19 ottobre 2006, La felicità alla portata di tutti, un testo di Virginio
Liberti, con Paola Lombardi, regia Annalisa Bianco e Virginio Liberti (scena Horacio de Figueired, luci Simone Fini, costumi e ricerca
iconografica Marco Caboni, suono Otto Rankerlott, video Luca Fumagalli),
proposta il 20 e 21 ottobre 2006 e Nel mio ricordo stanco, Con Paola Lambardi e Virginio Liberti, che invece viene presentata il
22 ottobre 2006. Il primo progetto è dedicato alla poesia anglosassone, un libero
e intrigante saccheggio dell'opera di John Milton, William
Blake, William Shakespeare, William Butler Yeats, John Keats, Rudyard Kipling, Ezra Pound, Thomas Stearns Eliot e ovviamente di Samuel Beckett, il secondo agli effetti della guerra sui bambini e il terzo all'amore
nelle poesie di Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Alda Merini.
Dopo ogni spettacolo sono previsti una serie di incontri:
Mer. 18 – con Giancarlo Nanni e Virginio Liberti sul tema “Arte , poesia e bellezza in tempi di
barbarie”
Gio. 19 – con
il fotografo Alessandro Botticelli sul tema “
Fotografare oggi: tra arte e impegno sociale”
Ven. 20 – con Luigi Barbato del gruppo 105 di
Amnesty International sul tema “
Guerra e diritti umani ”
Sab. 21 – con Cristiano Barbarossa (giornalista e
regista) Leonardo Rigon (tecnico di montaggi)
realizzatori del documentario "Lo Sguardo Negato – L’Iraq prima e dopo la
guerra presentato
su Rai 3
Dom. 22 – con
il regista Virginio Liberti sul tema “ Mettere in scena la parola poetica”
Per contatti >>> info@teatrovascello.it
Voto
8