1906Beckettcentoanni2006
La belva dello sguardo
Convegno nazionale di studi il Novecento di Beckett
Krypton : Trittico beckettiano
Rem & Cap: Altri giorni felici
A cento anni dalla nascita
di Samuel Beckett, Scandicci Cultura e
la compagnia teatrale Krypton danno vita a un progetto interdisciplinare dedicato
all’opera del grande drammaturgo irlandese. Teatro, testimonianze, studi,
mostre, convegni e opere televisive per un progetto che si articola in quattro
mesi (Dal 13 gennaio al 13 aprile 2006) per celebrare un grande autore.
Già nel 1996 con “Beckett Novant’anni” fu realizzato un prestigioso
progetto, curato da Franco Quadri, e un convegno internazionale curato da Keir Elam che permise un incontro
tra Europa e America, cui presero parte alcuni tra i più autorevoli critici e
studiosi beckettiani,
quali Ruby Cohn, Enoch Brater, Marius Buning, Julie Campbell. La musa di Samuel Beckett,
Billie Whitelaw, fu
testimone d’eccezione a Scandicci sul lavoro e l’amicizia con l’autore in una
memorabile lezione-spettacolo: “An informal evening with Samuel Beckett”, che rappresentò la prima occasione di
confronto con vari attori italiani. Il progetto fu accolto con notevole
interesse dalla stampa italiana ed estera e da un pubblico proveniente da varie
città italiane.
Il progetto del 2006,
ideato da Giancarlo Cauteruccio, direttore artistico del Teatro
Studio di Scandicci, si apre invece con la regia
della prima nazionale di un Trittico Beckettiano che
comprende“Atto senza parole I” “Non io” e “L’ultimo nastro di Krapp”, una produzione della Compagnia Teatrale Krypton.
L’intento principale di 1906BECKETTCENTOANNI2006
è quello di offrire alle nuove generazioni un approfondimento dell’opera beckettiana.
Infatti sono in programma un convegno nazionale a cui
parteciperanno studiosi delle Università di Firenze, Roma, Milano, Napoli,
Torino, Siena e Bari e una vasta rassegna dell’opera filmica e televisiva di
Beckett intitolata “La belva dello sguardo: Samuel Beckett in video e film”, curata
da Luca Scarlini, in collaborazione con Riccione TTV.
Si avvicenderanno sul palco
del Teatro Studio di Scandicci compagnie italiane e straniere, con quattro
prime nazionali e spettacoli di notevole prestigio quali Club Teatro di Remondi
e Caporossi con “Altri giorni felici”, Teatro Stabile di Firenze con “Primo
amore” diretto ed interpretato da Paolo Graziosi,
Teatrino Giullare con “Finale di partita” con attori e burattini, Fondazione Pontedera Teatro con “Aspettando Godot”,
Gogmagog
con “Quella volta – Teatro II” e per gli stranieri, la Compagnia La Parole
Aux Mains da Parigi con “En Attendant Godot En Langue Des Signes” (spettacolo in
francese) e lo Shigeyama Kyogen
Group da Kyoto con “Atto senza parole 1 – Teatro 1”
(spettacolo in giapponese).
La rassegna da poi spazio a
famosi interpreti che hanno frequentato la drammaturgia beckettiana
come Giulia Lazzarini, Glauco Mauri,
Carlo Cecchi. Ma l’interesse per Samuel Beckett
non si esaurisce solo nella presentazione dei suoi testi teatrali tout cour e così alcuni artisti della scena teatrale
contemporanea italiana, quali Enzo Moscato, Motus, Egumteatro, Virgilio Sieni sono
stati invitati a creare appositamente per il progetto studi inediti in omaggio
a Beckett. Per la poesia di Beckett, è prevista una serata d’eccezione dal
titolo “Qual’è la parola”
con Patrizia Valduga, Caroline
Michel e Gabriele Frasca a cura di Roberto Paci Dalò.
Infine Buon compleanno
Samuel Beckett: una serata ideata da Franco Quadri – quella del 13 aprile 2006,
giorno di nascita dell’autore – nella quale saranno coinvolti vari attori, tra
i quali Franca Valeri, Patrizia Zappa
Mulas, Danilo Nigrelli.
Da segnalare anche la
mostra Artisti contemporanei per Samuel Beckett, progetto di Pina Izzi, a cura di Pietro Gaglianò,
che presenta una videoinstallazione di Liliana Moro “Un
temps” – 1997, l’opera video di Bruce
Nauman “Slow angle walk
(Beckett walk)” – 1968, un ambiente/installazione
intitolata “Lo spazio del silenzio, della parola, degli oggetti”, di Giancarlo
Cauteruccio e Loris Giancola e una installazione
mixed media di Augusto Petruzzi
intitolata “Frail” – 2006.
Voto
8