Gesto e Spazio
: Presentazione rassegna, 2006
Gesto e Spazio
: calendario degli spettacoli, 2006
In attesa di sciogliere la
riserva per il festival 2006, è ancora tempo di Armunia
che dal 29 aprile al 31 maggio 2006 propone al Castello Pasquini di
Castiglioncello la rassegna “Gesto e Spazio”. L’idea che diventa movimento
propone una serie di interessanti eventi, scelti con
la consueta cura da Massimo Paganelli. Ecco il Calendario
degli spettacoli della rassegna:
29
e 30 aprile, ore 21
Micha van Hoecke apre la rassegna con Monsieur
Monsieur, la creazione che ha segnato
l’esordio ufficiale del coreografo belga, a Bruxelles nell’82. Fonte della sua
ispirazione fu il testo poetico di Jean Tardieu Le fleuve cachè donatogli dal padre,
cui l’artista dedicò lo spettacolo. L’ottimo lavoro che non ha risentito del
trascorrere del tempo, intreccia recitazione, danza, pantomima, il nuovo
allestimento è dunque un omaggio alla carriera di Van Hoecke.
12 maggio, ore 21
Per Michela
Lucenti
il futuro dell’umanità è un deserto di sabbia colorata sotto un cielo azzurro.
Le ultime o nuove creature muovono i primi passi su quel che resta del mondo. Cosa è rimasto delle loro esperienze trascorse, delle
emozioni e dei sentimenti? Cosa resiste come erba
infestante o come balsamo benefico? Sono
interrogativi che la coreografa e danzatrice del Balletto Civile si pone con I Topi,
coltivando la sua danza nella ricchezza delle relazioni, introducendo scene di
teatro fisico, di poesia scarna e densa di dolorosi
richiami alla contemporaneità.
14 maggio, ore 21
I Botega
festeggiano con Sircus, i dieci anni di lavoro.
Capitanati da Enzo Celli (ex paracadutista) la
compagnia acrobatica e hip-hop è uscita dalla
spettacolarità fine a se stessa, trasformando l’acrobazia in danza d’arte. La
storia del gruppo è nello spettacolo: un atto unico in quadri, dove il filo
conduttore è lo stile particolarissimo, nuovo e finemente articolato dei
danzatori che conquista il pubblico.
17 maggio, ore 21
La
Spellbound
Dance Company si affida alle parole di Garcia Lorca per spiegare la forza profonda e assoluta del lavoro
Duende che Mauro Astolfi,
coreografo e regista ha
messo in scena: “Il duende è energia
che capita di suscitare, richiamare (non c’è mappa né esercizio), è il desiderio
del desiderio, un’energia che arriva da sotto i piedi come a certe ballerine,
o dal fondo della gola per certi cantanti”.
23 maggio, ore 21
Il luogo è uno spazio grigio, un
rettangolo di linoleum all’interno del quale si svolge lo spettacolo. Agli
spettatori sul bordo di una piscina, pozzanghera, biliardo o altro, è concessa
una visione ampia, ma non totale dei danzatori/attori di Pool, della compagnia Kinkaleri che
occupano lo spazio con svariati sollazzi e inappuntabili dondolii; circolazioni
del pensiero, misurazioni del tempo e della distanza. All’utente è lasciato lo
spazio dell’argomentazione, la definizione della linea artistica del gruppo.
25 maggio, ore 21
L’anima castigliana
di Pablo Neruda racchiusa
nella poesia Alma e le significanti assonanze tradotte in altrettante
esperienze umane sono contenute nell’omonimo spettacolo di Giorgio Rossi, dei Sosta Palmizi che verte sul contrasto e l’opposto con se
stessi e il desiderio di reagire all’inesorabile condizione di lottatori
perenni. Un’ulteriore indagine del coreografo anche
nei testi poetici di Alda Merini e Cesare Pavese per trovare altri esempi in
cui i sentimenti di amore, solitudine e morte si percepiscono come esperienza
compiuta.
27 maggio, ore 21
Mauro Bigonzetti
direttore artistico e coreografo dell’Aterballetto presenta tre sue composizioni: Passo Continuo
è un omaggio a Sveva Berti, danzatrice che da venti
anni collabora con il coreografo, in cui si evidenzia l’intesa di vita
artistica, attraverso le esperienze e le emozioni espresse dal movimento del
corpo. Da Cantata emerge la bellezza mediterranea che si armonizza con i
colori, i gesti e la forte passione amorosa. Après-midi
d’enfants è la giovanile gioiosa esperienza della
scoperta dei sensi.
31 maggio,
ore 21
La rassegna
si chiude con Raffaella Giordano, altra originale
espressione del gruppo Sosta Palmizi. La danzatrice si ispira
al Cantico dei Cantici per il suo Tu non mi perderai, in cui la scrittura
comunica con la semplicità del gesto lo sguardo profondo e analitico al tempo
trascorso, per scorgervi i segni dell’amore vissuto e udire la parola lasciata
nello spazio
Voto
8