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Witnesses - Testimoni
Ideato da Giancarlo Cauteruccio
Inaugura il 21 gennaio 2011 al Teatro Studio di Scandicci Enzo Moscato, il 28 e 29 gennaio i Motus, Il 4 e 5 febbraio l’Accademia degli Artefatti, l’11 e il 12 febbraio Fanny & Alexander, il 25 e 26 febbraio Muta Imago, il 4 e 5 marzo Teatrino Giullare, il 16 e 17 marzo Babilonia Teatri, il 13 e 14 aprile Vita Accardi, il 21 e 22 aprile Gogmagog e Fosca, il 30 aprile Con-fusione, La Compagnia Krypton il 18 al 20 febbraio e dal 5 al 10 aprile, il 28 aprile Giancarlo Cauteruccio e Fulvio Cauteruccio, per la danza il 26 gennaio il duo Giovannini/Cardini, il 9 febbraio Luisa Cortesi, il 25 e 26 marzo Cristina Rizzo
Da gennaio a maggio 2011 52 appuntamenti di teatro, danza, serate con artisti e spettacoli per l’infanzia

 




                     di Giovanni Ballerini


"Witnesses/Testimoni è un programma di sintesi, costruito grazie alla grande disponibilità di tutti gli ospiti, un eccellenza di amici vecchi e nuovi, molti dei quali in questi anni hanno potuto mostrare qui opere e tasselli del loro iter poetico - dice Giancarlo Cauteruccio -. Da Enzo Moscato ai Motus, due compagnie che incarnano due anime del teatro d’arte e ben rappresentano ciò che è stato il progetto Krypton per il Teatro Studio, un luogo che ha accolto tra i tanti Leo De Berardinis, Toni Servillo, Antonio Neiwiller, e i nuovi degli anni novanta tra cui Fanny & Alexander e Accademia degli Artefatti senza tralasciare i nuovissimi come Babilonia Teatri o Muta Imago".
Witnesses/Testimoni è il nuovo cartellone che la Compagnia Krypton firma per la nuova stagione del Teatro Studio di Scandicci, con il sostegno di Scandicci Cultura e Regione Toscana e con la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio. Tre le direttrici parallele del cartellone (52 appuntamenti): la rassegna serale di teatro e danza, la sezione I linguaggi dell’Arte e un calendario dedicato all’infanzia. L’apertura è affidata al grande autore – attore - regista partenopeo Enzo Moscato, che torna a Scandicci il 21 gennaio 2011 (replica il 22) con Patria puttana, un reading scenico creato ad hoc. Le “donne di piacere”, figure emblematiche del suo universo, eroine di Luparella, Rondò e A musica e Toledo, sono le protagoniste dello spettacolo, silloge di un amore e inclinazione dell’autore, formidabile cantore della differenza. Il 28 e 29 gennaio i Motus presentano il terzo contest del progetto Syrma Antigònes, che elabora i temi della tragedia greca tramite dialoghi-confronti che affrontano domande, urgenze e sollecitazioni di riflesso alla possibile rilettura di una splendente Antigone d’oggi, un viaggio verso la morte-camera oscura per Antigone e l’indistinto che attende Tiresia. Il 4 e 5 febbraio è la volta dell’Accademia degli Artefatti con My arm di Tim Crouch, uno dei più graffianti autori british che Arcuri affronta con coerenza e lucidità. Attraverso la storia di un trentenne e del suo braccio volutamente reso inattivo, la compagnia approfondisce l’indagine sui meccanismi della comunicazione e del linguaggio. Reduci dal Premio UBU 2010, assegnato a Francesca Mazza come migliore attrice per lo spettacolo O-Z West, felice ritorno a Scandicci l’11 e il 12 febbraio per i Fanny & Alexander. West è l’estremo dei punti cardinali della storia del Mago di Oz. Il pubblico viene imprigionato insieme a Dorothy da una strana forma di incantesimo, una trappola del linguaggio capace di sospendere la possibilità di compiere delle scelte. Il 25 e 26 febbraio spazio al teatro di recente generazione con Madeleine di Muta Imago, compagnia giovanissima con uno stile già ben riconoscibile, insignita di un premio UBU nel 2009, che gira l’Europa ospite di festival prestigiosi. Un classico del teatro del Novecento, La stanza di Harold Pinter, viene portato in scena dal Teatrino Giullare il 4 e 5 marzo. Due attori danno vita a sei personaggi usando maschere iperrealistiche in grado di deformarsi che generano un vortice di apparizioni e un amplificazione dell’enigma e della forte attualità del testo. Un nuovo gruppo di culto italiano, Babilonia Teatri (16 e 17 marzo) in Pop star racconta per la prima volta una storia e decide di farlo a suo modo. Tre figure in scena dicono, vomitano, le loro vicende, nessun realismo, nessuna interpretazione, solo un flusso incessante di parole che si incrocia in due parentesi con le voci di Pippo Baudo e di Laura Pausini. Appuntamento con Samuel Beckett il 13 e 14 aprile: l’attrice romana Vita Accardi dirige ed interpreta Innominabile, tratto dal romanzo dell’autore irlandese Collaborano allo spettacolo i gemelli   Maurizio e Tonino Panimolle, Nunzio (artista esponente della Scuola Romana di San Lorenzo) per la scena e il musicista contemporaneo Alvin Curran.
Mentre i gruppi Gogmagog e Fosca in prima nazionale il 21 e 22 aprile si cimentano con La macchina desiderante, riflessioni sulla nascita dello sguardo, liberamente tratto da La macchina infernale di Jean Cocteau. Uno spettacolo per sessanta persone a sera in cui solo i corpi, i cromatismi e gli oggetti costituiscono la visione, una sciarada da decifrare. Il 30 aprile con Le rose di Jürgen del nuovo gruppo toscano Con-fusione si celebra una giornata contro l’omofobia. La Compagnia Krypton invece presenta nel corso della stagione due riallestimenti: Il ponte di pietra di Daniel Danis dal 18 al 20 febbraio, una nuova edizione in collaborazione con Maggio Fiorentino Formazione e l’allestimento conclusivo di Terroni d’Italia dal 5 al 10 aprile, prima di approdare al Festival delle colline torinesi.
Proseguendo nel rapporto con il progetto dell’Accademia di Francia in Italia Face à face, il 28 aprile Giancarlo Cauteruccio allestisce con Fulvio Cauteruccio una mise en espace di Lettera agli attori di Valère Novarina, grande autore svizzero-francese a cui quest’anno il Teatro Odeon di Parigi dedica gran parte della stagione con nove eventi.
Elemento di novità di Witnesses/Testimoni è l’apertura alla danza contemporanea con nuovi lavori del duo Giovannini/Cardini Scimmia d’assalto il 26 gennaio, di Luisa Cortesi   Play to … il 9 febbraio, e di Cristina Rizzo Invisible pièce /studio il 25 e 26 marzo, tutte opere precedute da un periodo di residenza in teatro.
Per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia e all’interno del festival a cura di Maurizio Scaparro, Il teatro italiano nel mondo, il 18 e 19 marzo saranno ospitate al teatro Studio due prime nazionali di autore italiano. Denso il programma dedicato ai linguaggi dell’Arte che prevede nove incontri con protagonisti delle arti visive, design e architettura, includendo laboratori, installazioni e particolari allestimenti, che parte il 3 febbraio con Arte e sfera pubblica, un progetto di Pietro Gaglianò. La nuova grammatica della fantasia è il titolo della rassegna dedicata ai ragazzi che prende il via il 2 febbraio e prevede sette titoli che andranno in scena fino a fine marzo.

Voto 8 

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