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  20/04/2024 - 16:04

 

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The Rocky Horror Show
Brad e Janet il professore e il gobbo su tutti!!!
Un Rochy Horror fresco, divertente, accattivante e giovane
Teatro Cantiere Florida , 18 e 19 dicembre 2004

 




                     di Tommaso Chimenti


"Entrare è a un vostro rischio e pericolo” recita un cartello in legno stile saloon da Far West nel foyer del Cantiere Florida, già avvezzo al musical dopo il “Jesus Christ Superstar” dello scorso maggio.
La compagnia “Museion”, costituitasi a Firenze nel 2003, dopo le apparizioni a San Casciano al Niccolini ed a Rifredi, fa il pieno anche al Cantiere Florida nei tre spettacoli in due giorni.
Valletti, i famosi “Phantoms”, con abiti succinti, quasi adamitici, attillati ed a tratti strappati dalla foga dell’eros, aspettano il pubblico, lo squadrano e toccando, strusciando, ammiccando fanno sedere la platea, distribuendo riso, per il classico lancio al matrimonio previsto a fine primo atto, o cappelli di carta da indossare quando i due fidanzatini si recheranno “in una notte buia e tempestosa” in viaggio per le tetre campagne inglesi.
L’incenso ed il fumo in sala con le pareti del teatro di via Pisana in pietra grezza antica danno quel tocco di suspense e di noir all’atmosfera, mentre i lampi ed i tuoni fanno sobbalzare all’improvviso.
La scena è divisa in due parti, sul davanti gli attori, dietro i musicisti, tutta live la colonna sonora del testo fortemente impregnato di anni ’70, separati da un telo che funge anche da telo per le proiezioni d’immagini del cult Frankenstein in bianco e nero, tratte da Shining o dalla Mummia.
L’omaggio della scena della doccia di Psycho che si trasforma in orgia è esilarante.
I valletti, che fanno la spola tra i gradini della platea e la scena per i balletti, cercano di far interagire il pubblico, battimano, lancio del riso e divertenti urla: ogni volta che viene pronunciata la parola “Eddie” risponde con “ssshhh”, mentre sentendo “Dottor Scott” la replica d’obbligo è “uhh” in stile gorilla nella giungla.
Brad e Janet, i due fidanzatini perfetti che convoleranno a nozze, calzano a pennello: lui rappresenta il classico “nerd” americano, occhiali spessi, faccia da Austin Power e mille manie, lei, allampanata, timida e sbalordita, è a metà tra l’Olivia di Braccio di Ferro e la Newton John compagna di Travolta ne “La febbre del sabato sera”: commoventi le mutande con cucito il nome dell’amato sul fondo schiena.
Eccezionali le espressioni dei due, ottimi cantanti, supportate da personaggi di contorno quali un fenomenale aiutante-gobbo, “Riff Raff”, con occhiaie alla Derrick o alla Novello Novelli, che ricorda quello deLa Famiglia Addams, la bellissima voce narrante con voce artefatta al maschile ed un portamento da sfilata elegante e sensuale, la governante con lo sputo facile da lama dai capelli rosso acceso, e lui, il professore- travestito, Dracula, Marylin Manson o Vladimir Luxuria, un vero fenomeno per interpretazione e cambi vocali nel suo body nero e tacchi a spillo, il tutto condito con quel soft erotico, con scene più o meno esplicite, eccitante e stimolante, tra toccamenti e strofinamenti, uno struscio continuo di corpi, ammiccamenti plateali mai volgari, lingue in bella mostra di sé, nudità lontane dall’oscenità.
La citazione della celebre “Ho visto cose che voi umani…” da
Blade Runner precede di poco la nascita della creatura “Rocky”, il superdotato atto a soddisfare la bulimia sessuale dello scienziato matto, ammalato d’orgasmi: unico neo per il bell’attore che interpreta il Rocky spagnoleggiante, qui quasi più vicino a Tarzan, è l’essere alquanto afono, cosa che stona in mezzo a tante belle ugole educate ed impostate.

Voto 8 

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