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Fabbrica Europa 2016
XXIII edizione
Danza, musica, teatro e multimedia
Dal 5 maggio al 18 giugno 2016 creatività aperta, indipendente, interdisciplinare alla Stazione Leopolda di Firenze e altri spazi in Toscana

 




                     di Giovanni Ballerini


Continua a essere una fucina di creatività indipendente e interdisciplinare Fabbrica Europa, che anche quest’anno, oltre a proporre eventi alla Stazione Leopolda sarà dal 5 maggio al 18 giugno 2016 al Teatro della Pergola alle Murate, all’Istituto Francese e alla Limonaia di Villa Strozzi, per quanto riguarda Firenze, ma anche a Sesto Fiorentino, Scandicci, Certaldo, San Gimignano.
Il progetto è costruire una grande Fabbrica per un sistema regionale delle performing art, che sappia  coniugare gli spettacoli con un’attenzione sempre più forte verso i giovani, la formazione e la produzione. La XXIII edizione del festival si inaugura il 5 maggio 2016 con una serata dedicata alla condizione della donna contemporanea. E lo fa esaltando gli sguardi forti dell’altra metà del cielo, sguardi femminili capaci di intrecciare linguaggi, percorsi e culture. E’ il caso di We Women della coreografa catalana Sol Picó. In scena (il 5 maggio alla Stazione Leopolda), oltre alla stessa Picó, Julie Dossavi (Benin), Minako Seki (Giappone), Shantala Shivalingappa (India) e le musiciste Adele Mandau (Italia), Lina León e Marta Robles (Spagna). Sette donne - provenienti da territori artistici e geografici tra loro lontani - convivono, trasformando il proprio piccolo mondo in un mondo universale. Nella stessa sera panorami sonori elettronici vengono intessuti dalla colombiana Lucrecia Dalt, ingegnere e musicista di base a Berlino, capace di creare un mix elettroacustico raffinato e coinvolgente. La serata prosegue poi con Glasstress meets Pulse!, le esplorazioni sonore di due sperimentatori d’eccezione come Max Casacci dei Subsonica e Daniele Mana (Vaghe Stelle), a cui farà seguito Biga vs Tambo Meets Millelemmi, una infuocata jam session di alcuni dei musicisti più interessanti della scena fiorentina.
Sol Picó sarà di nuovo protagonista il 7/5 alla Leopolda del solo One-Hit Wonders. una cavalcata autoironica dei suoi maggiori successi della coreografa catalana.
Fra i progetti di quest’anno segnaliamo Gamelan ideato da Michele Di Stefano, Fabrizio Favale e Cristina Rizzo, con un nutrito numero di coreografi/danzatori invitati a costruire una danza che sia una successione condivisa di corpi su un suono semplice e preesistente (Stazione Leopolda, 6/5). Cristina Caprioli, da anni attiva sulla scena scandinava, sviluppa il concetto di coreografia espansa con un laboratorio che indaga testo, gesto, narrativa, corpo, traduzione e poi sfocia nell’installazione Notes on a pebble. (Stazione Leopolda, dal 5 al 15/5).
In prima nazionale (Stazione Leopolda, 13-14/5) una creazione collettiva in cui quattro coreografi di Libano, Togo, Giappone e Belgio si ritrovano per mangiare insieme. Si chiama Beytna (invito a casa in libanese) e vede protagonisti Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari musicisti palestinesi de Le Trio Joubran.
Peter Brook, con Battlefield (Teatro della Pergola, 24-25/5) torna al Mahābhārata, il più ampio poema epico non solo dell’India, ma della letteratura mondiale.
MDLSX è un viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del Dj/Vj Set, per dare inizio a un’esplorazione sui confini e sul loro superamento (Stazione Leopolda, 8/5).
DAN+Z è un trittico di musica e danza che vede coinvolti Gianluca Petrella + Luisa Cortesi; Dan Kinzelman + Daniele Ninarello; Simone Graziano + Vittoria De Ferrari Sapetto. Moduli autonomi, collegati in un’unica serata, che danno forma a una varietà di stili coreografici e sonori che tra loro si richiamano, cercandosi e respingendosi (Stazione Leopolda, 11/5).
Tanti gli appuntamenti musicali che animano il festival. Partiamo dal dj set di Grant Marshall aka Daddy G, membro fondatore dei Massive Attack e uno dei fautori di quel Bristol sound che ha conquistato il mondo con il trip hop. Molti remix dei Massive, elettronica, dubstep e tanto reggae, ma anche soul e funk (Stazione Leopolda, 6/5).
La sera successiva è la volta di Christophe Chassol, carismatico pianista e compositore francese originario delle Antille, che si definisce armonizzatore della realtà. In Big Sun ritrova le sue origini e crea in diretta per il pubblico un interplay irresistibile di suoni e immagini. Nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell'Institut français Italia (Stazione Leopolda, 7/5). Stessa sera spazio a Barber Mouse + Samuel (Subsonica): un trio di strumenti preparati (pianoforte, contrabbasso, batteria) che suona celebri hit techno di Detroit, la voce di Samuel che canta i pezzi più conosciuti e amati del jazz (Stazione Leopolda, 7/5).
Lattex propone due assi della console, due nomi simbolo dell’etichetta Ninja Tune: stiamom parlando di Actress e Seven Davis Jr, che animeranno una notte con ritmiche alternative hip hop, nu jazz, drum&bass. (Stazione Leopolda, 13/5).
Sea Songs, produzione firmata Fabbrica Europa, vede invece protagonista una delle più raffinate voci della canzone italiana, Cristina Donà, per un omaggio ai suoi grandi autori del cuore: Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla e molti altri. Un “canzoniere dell’acqua” che prende vita dai suoi brani più celebri, tra cui ovviamente Goccia. “L’acqua è entrata spesso nelle mie canzoni - afferma la cantante -, e ho amato in modo viscerale alcuni brani degli artisti che hanno nutrito e idratato la mia vita artistica e personale (Stazione Leopolda, 12/5).
Atmosfere calde e sabbiose nel segno del Festival au Désert con due tra i suoi maggiori rappresentanti: Bombino e Vieux Farka Touré. Il chitarrista e cantante nigerino Bombino torna al festival dopo cinque anni dal primo concerto in Italia, organizzato proprio da Fabbrica Europa, per la prima tappa del suo ultimo Azel. In collaborazione con Music Pool (Stazione Leopolda, 14/5).
Il concerto di Vieux Farka Touré - virtuoso della chitarra, eclettico e curioso - è l’ultimo tassello di una giornata dedicata al padre Ali Farka Touré, di cui si parlerà, a dieci anni dalla scomparsa, con lo studioso e antropologo Marco Aime. Nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell'Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français (Stazione Leopolda, 15/5).
Segna la rinnovata collaborazione con Tempo Reale il nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati, si chiama Pulse ed esplora l’impulso sia come fenomeno temporale che come possibile componente del timbro (Limonaia di Villa Strozzi, 21/5).

4 Steps 4 Angel, performance percettiva con tre danzatrici, è un’indagine trai Sonetti di Shakespeare che ruotano attorno al Fair Youth, il bel giovane, che rimanda a un archetipo di grande fascino, l'androgino. La partitura coreografica di Charlotte Zerbey e quella sonora di Spartaco Cortesi giocano sulla trasformazione di identità, valori, generi (Stazione Leopolda, 6-8/5).
FocusDance35 apre un focus su una nuova generazione di artisti aperta al dialogo, alla sperimentazione, al confronto del lavoro di ricerca e condivisione dell’atto performativo. Per l’occasioni alcuni giovani coreografi presentano in anteprima i propri lavori: Mosè Risaliti, Giovanna Rovedo, Francesco Michele Laterza, Tommaso Monza, Salvo Lombardo, Irene Russolillo e Lisi Estaras (Stazione Leopolda, dal 10 al 15/5) e Agnese Lanza, Floor Robert (Le Murate/PAC).
Vocazione all'Asimmetria, il nuovo lavoro di Francesca Foscarini - in scena con Andrea Costanzo Martini - alterna assoli e duetti in cui i danzatori, in continua trasformazione di identità e ruoli, cercano un Noi possibile. (Le Quali nuove strategie emergono nell’ecosistema delle performing arts? È il tema dell’incontro Thinking Dance/Togethering. Collaborazione/cooperazione/condivisione delle pratiche artistiche.  Uno sguardo alle dinamiche di sviluppo e produzione di progetti artistici basati sulla cooperazione, collaborazione, scambio e auto-formazione attraverso la nascita di micro/macro comunità orientate e stimolate alla produzione di conoscenza. Con Rudi Laermans, Carlotta Scioldo, Erika Di Crescenzo, Cristina Caprioli, Gerarda Ventura (Istituto Francese, 10/5).
Segnaliamo anche il Meeting Young Arab Choreographers: incontro con Omar Rajeh, direttore di Maqamat e Mia Habis, direttrice di Leymoun - Arab dance Platform, nonché membri del Masahat Dance Network, rete regionale per la danza tra Libano, Siria, Giordania, Palestina, Marocco, Tunisia e Iran (Stazione Leopolda, 14/5). Intervengono: MIBACT, MAE, Regione Toscana, Comune di Firenze e operatori italiani per lo sviluppo di una piattaforma di scambio di artisti dell’area mediterranea.
Il Minotauro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro immerge lo spettatore come in un libro di storia dell’arte. Risuonano versi ispirati alla musicalità dell’epica omerica e dei cori tragici, muovendo passi che guardano a danze dall’ancestrale sapore rituale. In collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana (Teatro Studio di Scandicci, 21-22/5). Il teatro della tragicomica fine dell’umanità, libero esercizio di parole e gesti da Karl Kraus, Robert Musil, Filippo Tommaso Marinetti è lo spettacolo di Atto Due/Laboratorio Nove per la regia di Andrés Morte, Silvano Panichi, Ilaria Cristini (Teatro della Limonaia-Sesto Fiorentino, dal 14 al 16/6).
Multilove//Sunshine di Lorenzo Cianchi e Primavera Contu è una serialità di micro atti performativi all’interno di spazi non specifici, una ruota d’adattamento tra luogo, movimento e spettatore (I Macelli di Certaldo, 17-18/6).
Il confronto generazionale e il connubio tra i vari linguaggi scenici - danza, teatro classico e di ricerca, musica, arti visive - sono i temi centrali di Orizzonti Verticali, giunto alla IV edizione. Il programma 2016 si articola in sei giornate tra performance, spettacoli, incontri dove convivranno le varie generazioni della scena contemporanea, dai maestri ai giovani gruppi di ricerca. Da quest’anno il progetto OV, oltre che dal Comune di San Gimignano, è sostenuto dal Comune di Poggibonsi e dal Comune di Siena, e rilancia in maniera stabile una sinergia con la Fondazione Fabbrica Europa (San Gimignano, Poggibonsi, Siena, 5 10/7).

Info: Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee

Borgo Albizi 15, 50122 Firenze, Italia
Tel +39 055 2480515 / 2638480
promozione@ffeac.org
www.fabbricaeuropa.net

Voto 8 

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