Sono molti che in questi anni avrebbero voluto, ed hanno pensato, che Saverio
Tommasi dovesse cambiare mestiere, trovarsi un’occupazione più discreta,
più anonima, di quelle da confondersi con la massa, sparire nel dimenticatoio,
nascondersi dietro un numero. Tommasi, attore,
scrittore, drammaturgo, performer, è scomodo. E’ seccante trovarlo sempre in
difesa dell’ultimo, dell’immigrato, del clandestino, della donna. Ha fatto
storcere la bocca ai benpensanti nella gabbia e sul gommone al Piazzale
Michelangelo, ha indignato con la sua indagine sulla strage dei Georgofili. Dove
c’è un’ingiustizia c’è Saverio Tommasi. Stavolta il
suo teatro civile ha scelto la direzione del lavoro, ovvero
della sua mancanza, del precariato diffuso, dell’incertezza, della crisi
economica. E’ un calzolaio, una prostituta, un operaio, un agricoltore, una
casalinga, un attore, una contadina, uno spacciatore, una bancaria, un ex
calciatore nel suo nuovo lavoro teatrale “Cambio Lavoro” che è anche diventato
volumetto cartaceo nell’edizione tascabile a cura dei tipi della Fuori Binario (3 euro; 40 pp.), il
giornale di strada dei senza dimora. L’autore lo
definisce: “Spettacolo di mestieri e lacrime”. Il libro è stato presentato alla
Libreria Libri Liberi in via San Gallo, lettura scenica con l’attore Roberto
Caccavo, e venerdì 4 dicembre 2009 al Giardino dei Ciliegi in via dell’Agnolo allo stesso orario pomeridiano. Perché gli attori
fanno inchiesta? Perché non ci sono più i giornalisti di una
volta, i Montanelli per intenderci: “In Italia l’informazione è raramente
censurata e quasi mai alla fonte. E’ vero che molti giornali evitano le
notizie e altri le danno solo in modo parziale, ma qualcuno che fa informazione
c’è: il problema risiede nella diffusione dell’informazione prodotta e dunque,
spesso, nella mancanza della capacità di “arrivare alle persone” con le
notizie, le storie e le inchieste fatte. Per questo faccio teatro, perché
impedire la diffusione del sapere è come operare una censura alla fonte. Non esplicita, non regolamentata ma altrettanto cattiva e
antidemocratica”. Info: www.saveriotommasi.it;
339.1096696.
Voto
8
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