David Madsen
Confessioni di un cuoco eretico
La magica arte culinaria di un maestro diabolico
Meridiano zero, collana primo parallelo, pp. 224, € 14,00
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Il cuoco è sempre stato una figura culmine di fascino, che ha trovato sempre
spazio nella letteratura. Spesso lo chef viene
visualizzato come persona affascinante, ma che per sua natura vive in una sfera
lavorativa astratta, fuori da un contatto reale, visto che è assorbito dai suoi
piatti e cibi. Nel romanzo di Madsen, il maestro
dell’arte culinaria è Orlando
Crispe. Le sue capacità sono celebrate da tempo e le sue ricette sono conosciute come delle
prelibatezze e le cene che serve nel suo ristorante romano, Il giardino dei
piacere, sono eventi culinari di sublime estasi per i clienti abituali. Il suo
laboratorio gastronomico, co-diretto con una strana coppia di gemelli, è un insieme vorticoso di salse, sughi e paste. La
carne è il piatto speciale che cucina ad arte Crispe, abile nel saperla prepararla in qualsiasi maniera. Questa sua spasmodica
passione, nasconde un’ossessione morbosa per le carni di ogni specie e le sue lavorazioni sono l’espressione creativa di un genio che sembra partecipare ad una ispirazione mistico divina, che lo porta a sentirsi una cosa sola con le sue pietanze. Orlando, per elaborare le sue nuove
invenzioni gastronomiche non esiterà nell’utilizzare i corpi di alcuni suoi
commensali per i suoi piatti, raggiungendo vette culinarie sorprendenti. Madsen, ci diverte con il suo stile trasgressivo e provocante nel raccontare gli aspetti
eretici di questo cuoco inusuale, che trova nel
piacere della carne la sua ragione d’essere e lo dimostra con passione nell’arte d’esporre le sue pietanze, in un gioco narrativo tra cucina ed
erotismo che seduce il lettore sin dall’inizio.
Voto
7
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