Il giornalista fiorentino Pier Francesco Listri aveva pubblicato, giusto un anno fa, Il Dizionario di Firenze. Tutta Firenze dalla A alla Z dal Settecento al Duemila: cinquecento lemmi in rigoroso ordine alfabetico dedicati ad eventi, personaggi, monumenti di Firenze. Il capoluogo toscano continua ad essere protagonista anche nel preventivato sequel dell'opera: è infatti uscito Il Dizionario di Firenze. Tutta Firenze dalla A alla Z Dalle Origini al Settecento che, insieme al volume precedente, costituisce a tutti gli effetti la prima sintesi enciclopedica della città gigliata, colta qui nel suo periodo di massimo sviluppo e splendore. Il punto di forza del nuovo volume è sempre l'avvincente taglio giornalistico con cui sono proposti i singoli lemmi. Nonostante questo dizionario tratti una sezione ancora più remota - e più lunga, ricca e significativa - della storia fiorentina, la sensazione di presa diretta con gli eventi e di riscoperta del passato c'è sempre. Anche perché nelle oltre cinquecento pagine che compongono la parte seconda de Il Dizionario di Firenze non mancano curiosità, fatti stravaganti e cose "nuove" (come le avrebbe definite Boccaccio). Ecco dunque che, accanto alla puntuale trattazione di scrittori, politici, artisti - dai più famosi (Dante Alighieri, Giotto, Lorenzo il Magnifico, Machiavelli) fino ai meno noti (Sacchetti, Buffalmacco) -, e di musei, ponti, palazzi e chiese, compaiono anche voci decisamente stravaganti come la moda fiorentina antica, i fenomeni cittadini della prostituzione e dell'omosessualità, una voce dedicata alle donne fiorentine, o al gioco della zara, popolarissimo nei secoli scorsi, o ancora al calcio storico fiorentino. Un lemma ci spiega perfino perché la nobile famiglia dei Bischeri divenne sinomimo di 'sciocco': il motivo risale alla fine del Trecento, quando si progettava l'attuale Duomo ed il Comune acquistava i palazzi gentilizi circostanti per demolirli ed ingrandire la piazza dove all'epoca sorgeva la cattedrale di S.ta Reparata. Vendettero tutti, meno i Bischeri, che alla fine videro espropriare il proprio immobile e dovettero accontentarsi di una cifra molto inferiore a quella che era stata offerta loro tempo prima. Il volume è sempre 'condito' da un marcato gusto per la citazione elegante e per i particolari ad effetto che arricchiscono le singole voci. Oltre ad una serie di interessanti dossier tematici, a chiosa del corposo volume Listri ha pensato bene di aggiungere anche un'appendice dedicata ai nomi - quelli più strani e curiosi, ovviamente - di molte strade, piazze, vicoli e canti fiorentini, più o meno storici. I due dizionari costituiscono nel complesso un prezioso oggetto di consultazione ed allo stesso tempo una piacevole lettura alla ricerca delle molte zone d'ombra della storia, perfino di quelle di una città che tutti pensano di conoscere ma che pochissimi conoscono davvero. L'autore appartiene decisamente alla seconda categoria.Pier Francesco Listri, Il Dizionario di Firenze. Tutta Firenze dalla A alla Z. Dalle Origini al Settecento, Firenze, Le Lettere, 1999; pp. 512
Voto
7
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