Corrado Augias ci accompagna per New York in un interessante itinerario attraverso i quartieri, le strade, i palazzi ma soprattutto le atmosfere che hanno creato il mito della metropoli statunitense. Negli ultimi due secoli buona parte della storia e dell'immaginario collettivo occidentale sono passati come in un film attraverso questa città-palcoscenico, capace di trasformare in poco tempo un immigrato nullatenente in uno degli uomini più ricchi del mondo o in un temuto capomafia. La quindicina di capitoli che compongono questo volume di piacevole lettura raccontano le storie di personaggi famosi, o anche soltanto curiosi, ma appaiono soprattutto un mezzo per delineare la natura camaleontica della città, la sua surreale capacità di distruggere e ricostruire continuamente, la sua peculiare allergia alla staticità.
Il viaggio ha inizio il 21 maggio 1885 quando l'incrociatore americano USS Flore salpa dalla Normandia con destinazione Stati Uniti; le trecento casse depositate nella sua stiva contengono i pezzi di quella che diventerà il simbolo della Grande Mela: la statua della Libertà. Da Brooklyn a Harlem, da Queens all'East Village: su un palcoscenico di asfalto e grattacieli hanno recitato molti personaggi destinati a passare alla storia e scorrendo le pagine del libro è possibile passare dall'epoca di musicisti indimenticabili come Gershwin e Berlin alla breve ma intensa stagione dei pittori contemporanei Basquiat e Haring, dalle inquietudini del grande Edgar Allan Poe ai brevi momenti di felicità che caratterizzarono il sodalizio tra Marylin e lo scrittore Arthur Miller; commovente il racconto dell'avventura del fiorentino Meucci, inventore del telefono ma morto in povertà a causa del brevetto che gli fu sottratto con l'inganno; senz'altro curioso scoprire che Garibaldi aveva trascorso un periodo della sua movimentata esistenza a Staten Island ospitato proprio dallo sfortunato inventore originario di San Frediano. L'itinerario si conclude sul molo di New York dove la gigantesca portaerei Intrepid - protagonista dello Sbarco in Normandia - fornisce lo spunto per alcune riflessioni sull'ultimo conflitto planetario del XX secolo e per fare idealmente ritorno nel Vecchio Continente.
L'autore ha vissuto a lungo nella Grande Mela e afferma di averla amata e odiata. Da sempre New York suscita sentimenti così opposti ed estremi poiché è praticamente impossibile restare indifferenti, nel bene e nel male, di fronte alla sua grandezza. Corrado Augias, I segreti di New York. Storie, luoghi e personaggi di una metropoli, Milano, Mondadori, 2000
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