Il diavolo ha da
sempre un posto privilegiato nell’immaginario collettivo, e non solo per le
appartenenze religiose, ma per il suo sapore vagamente evocativo, come se fosse
una figura o archetipo che affascina già dall’evocare il suo nome. Le
rappresentazione dell’essere proveniente dalla viscere della terra, muta nel
suo essere ideato, dal cinema alla pittura, per finire alla scrittura. Ora
arriva in libreria un divertissement firmato da un francese, Jean-Christophe
Chaumette, che costruisce un gioco di rimandi tra anagrammi e richiami
paromastici, per portare alla luce i destini assurdi di noi esseri umani.
Il corso delle
esistenze di una signora profondamente invidiosa, un adolescente bulimico, una
giovane libertina, una ragazza pigra, un chirurgo iracondo, un anziano
arpagone, un candidato alla presidenza degli Stati Uniti megalomane viene
modificata in modo irreversibile dall'incontro con un individuo singolare, Théofanis Theosphlpemis, dai
capelli rossi e sguardo felino, che si insinua con puntualità nel vizio altrui
per condurli lungo l’ultima stagione della vita. In fondo la morale vede le
cattive abitudini umane impigliarsi nei nodi esistenziali, rilevando tristenza
e rassegnazione in un disegno complessivo fermo nel ghigno beffardo di
Theosphlpemis.
L’autore francese appassionato di letteratura dell’immaginario fin da piccolo,
si è cimentato nella letteratura mentre frequentava la scuola veterinaria di
Nantes. Il suo primo romanzo, il fanta-thriller Le Jeu, è stato pubblicato nel
1989, da allora Chaumette concilia l'attività di scrittore con la professione
di veterinario. Ha vinto il premio Masterton per il miglior romanzo di genere
fantastico in lingua francese per due
anni di seguito, nel 2001 e nel 2002, con L'Arpenteur de mondes e L'Aigle de
sang. In Francia, diverse opere di Chaumette sono state pubblicate da Fleuve Noir e Pocket
Terreur, case editrici di solida tradizione. La Gargoyle, ora ci da la
possibbilità di scoprire questo piccolo gioiello dall’humour corrosivo, e
speriamo che si possano leggere altre opere di questa nuova voce del panorama
transalpino.
Voto
7