Domenica 26 settembre 2004, lascia abbastanza di stucco
vedere i corridoi vuoti di Firenze
World Vision, la manifestazione organizzata da Firenze Fiera dal 23 al 26 settembre 2004
alla Fortezza da Basso di Firenze per presentare le nuove visioni del futuro ci è sembrata la brutta copia di tante analoghe
manifestazioni (fiorentine e non) che abbiamo visto negli scorsi anni. Come si
può pensare a un rilancio del settore tecnologico se
il presente raccontato dai protagonisti dell’innovazione e della comunicazione
è così poca cosa? Se si fa tanto clamore per nulla o
quasi? Probabilmente il pubblico ha premiato con più interesse il programma e i
vari convegni
dei giorni precedenti, ma è strano che non sia stato pensato di organizzare
domenica alcun appuntamento saliente la tecnologia al servizio delle imprese e
della comunicazione.
Strano, pensando che FWV ha il patrocinio
della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, della Camera di
Commercio e di Toscana Promozione. E che hanno aderito alla manifestazione tutte
le associazioni di categoria e tutte le Università (tra gli sponsor figurano
Cassa Risparmio San Miniato, Cassa Risparmio di Firenze, Finmeccanica,
Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Infogroup e Mediateca Regionale).
Tutti questi interlocutori hanno forse quindi perso
un’occasione per fare sistema nel campo della ricerca, dell’innovazione. FWV
2004 si articolava in due grandi sezioni: La Società della Conoscenza, allestita nel
Padiglione Spadolini e Convergenza digitale e media
interattivi, ospitata nel Padiglione Cavaniglia. Ma, al di là dei proclami,
degli slogan, ci è sembrato pittoresco vedere nei vari stand, accanto alle idee
delle PMI, delle Università, proposte che sembravano più essere a loro agio nella
fiera dell’artigianato. Interessanti le proposte sulla canapa, degli
abiti ecologici, del vino. Ma che c’entrano con il contesto?
Forse anche loro sono su Internet? Ma la novità ci
sembra un po’ strapaesana.
Voto
5 -