Prosegue la rassegna Utopia del buongusto all'insegna del "tutto esaurito". Questo fine settimana appuntamenti da non mancare con Michele di Mauro, di Laboratorio Teatro Settimo (in scena con "amore mio infinito" il 31 maggio 2002 a la Pietraia di Casciana Vecchia) e Alberto Severi con la sua "mente tragicomica" a Peccioli il primo giugno. Bocca, per mangiare, leccare, baciare, dire... lettera, testamento.... Nella "vita godereccia" la bocca, distillatore e dispensatore di miele e veleno, ha un ruolo preminente. Utopia, propone questo fine settimana con due spettacoli assolutamente eccentrici e prelibati. Approda a Casciana Terme (31 maggio, ore 20 cena al Rifugio del Forestiero, 21.30 spettacolo alla Pietraia) Michele Di Mauro, insuperabile Macbeth nel meraviglioso spettacolo di Vacis per Teatro Settimo, che regala "Amore mio infinito" tratto, "quasi lettura quasi integrale" dal romanzo omonimo di Aldo Nove. Una sinfonia di parole inseguendo quell'infortunio che si chiama amore: viaggio nell'impero dell'erotismo partendo dal bacio, primo e ultimo, poppata del neonato o morso di vampiro, Amore vittima del tempo e viatico della vita, cuore che batte forte più di qualsiasi tamburo, per crearsi e distruggersi nelle sue mille incarnazioni. Straordinaria prova d'attore, polifonia di un solista capace di trasformare la sua stessa presenza scenica solo in virtù di una magica ubiquità vocale.
Protagonista di più impervie riflessioni: su comicità mortifere e umorismi nerissimi Alberto Severi, della Rai Toscana che ci stupisce con una dissertazione, che è prova d'attore quasi mattatoriale. Camaleontico, pirotecnico, ordinatissimo, Severi impagina un'antologia personale di gusto utopico, che passa da Allen a Fantozzi con disinvoltura, per riflettere il quotidiano vaniloquio e la disperazione. Giocando sul suo mestiere di telegiornalista, scherzando con il fuoco, per creare un buco in un cielo di carta, uno squarcio nello schermo dell'elettrodomestico più amato dagli italiani, per dirci in definitiva, che una risata ci seppellirà tutti. Per lui il centro polivalente di Peccioli (ore 21.30, la cena alle 20 in collaborazione con La Cerbana).
La settimana successiva è dedicata alla conservazione della memoria, alla pulsione narcisista; insomma: è revival. Però efferato, per dissacrare quella maledetta colonna sonora, juke-box perverso, che rapisce pensieri e silenzi. Chi, meglio di Carlo Monni, poteva infierire sugli eterni Mogol che hanno ammorbato le espressioni ed espansioni di innamorati e semplici idioti? Una bella "Compilation" di rap delirante con il tumpetumpetumpe senza playback e con qualche licenza poetica, anche in ottava rima (sulla piazza di Montecastello con cena in loco a partire dalle 20). Sempre il 7 giugno, ma all'Agriturismo Oasi Spondone, Aringa e Verdurini, ossia Leonardo Brizzi e Maria Cassi, si cimentano in "Ritratti con note", piccoli cammei e silhouettes ritagliati su abbozzi musicali per veicolare sentimenti (e i sentimenti se ne vanno, a impigliarsi nei capelli tutti biondi della moglie di Angiolino, sosteneva Paolo Conte). Fino allo scontro tra due opposte mentalità, quella vagabonda e pastora dello zingaro e quella stanziale e agricola del contadino, proposte in "La cipolla e la luna" che il direttore artistico di Utopia Andrea Kaemmerle, in combutta con Claudio Parri e il violino di Roberto Cecchetti e la fisa di Alessandro Moretti ci propone l'8 giugno nella piazzetta di Persignano (Terranuova Bracciolini) si spera con contorno di fagioli del vicino Pratomagno.
Voto
7