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Work’n Florence
Firenze con Expo2015
Una buona idea
Cupola 3D, temporary mall, serate nei cenacoli e non solo. Tante iniziative per attrarre in città un milione di visitatori e declinare al meglio la fiorentinità e la toscanità

 




                     di Giovanni Ballerini


Una cupola 3D, un temporary mall, eventi e iniziative per far conoscere al mondo le eccellenze fiorentine: è questo il progetto internazionale Work’n Florence - Firenze con Expo2015. Una buona idea che si prefigge l’obiettivo di attrarre sul territorio fiorentino un milione di visitatori in più, valorizzando atout fiorentini, come il cibo, la sostenibilità e il buon vivere, che non solo i temi cardine di Expo2015, ma anche patrimonio identitario di Firenze e della Toscana.
«Expo2015 è un’occasione per il Paese, per il nostro sviluppo internazionale e la crescita del territorio - ha detto il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi - ma soprattutto è una sfida nella quale siamo tutti chiamati a tirare fuori le maggiori energie possibili: il mio appello è che gli imprenditori usino Expo2015 come un grande start per le proprie aziende. Per questo, a Milano, Firenze, e lontano dai provincialismi, dico evviva Expo2015 per l’Italia».
Una sintesi del progetto di Firenze con Expo2015 inaugurerà, nel cuore di Milano, l’area Toscana fuori Expo negli spazi della Società Umanitaria in via Daverio (da sabato 2 a domenica 10 maggio 2015) con wine bar, animazioni, degustazioni, cooking show, spettacoli e percorsi formativi in una suggestiva area di 300 metri quadri.
Nel descrivere il calendario degli eventi di Work’nFlorence - Firenze con Expo2015, diretto da Alessandro Grassi, partiamo da La Casa delle Eccellenze (1 maggio - 31 ottobre 2015) ospitata nel complesso di San Firenze, fino a qualche anno fa sede del tribunale. Accoglie 12 aree espositive nelle quali, con moduli a rotazione di due settimane, sono esposte le produzioni che si contraddistinguono per innovazione o eccellenza, realizzate dalle imprese fiorentine in settori chiave come l’industria di qualità, l’artigianato artistico e l’enogastronomia. Il periodo espositivo di questo temporary mall è scandito seguendo un calendario tematico per indirizzare il visitatore nella scelta del settore desiderato. Nell’area absidale una suggestiva zona conferenze è aperta al confronto, ai dibattiti e alle presentazioni di aziende, consorzi, reti e istituzioni. I_Dome (30 aprile - 31 ottobre 2015) è la spettacolare installazione ideata dall’architetto Alessandro Moradei per il cortile della Dogana di Palazzo Vecchio. I_Dome s’ispira alla cupola di Firenze progettata da Filippo Brunelleschi nel 1418. La struttura, con i suoi 6 metri di diametro e 8,5 d’altezza, vuole raccontare ed esprimere – nell’uso del design e dei materiali contemporanei impiegati per la sua costruzione – la forte identità semantica e la capacità del territorio di fare impresa, ricerca e sviluppare la creatività dell’intera area fiorentina. Il videomapping 3D sotto la cupola e i touch screen illustrativi diventano i narratori digitali attraverso i quali i visitatori possono immergersi in un mondo di sensazioni virtuali così da poter apprezzare le intelligenze imprenditoriali, i territori e il saper fare nei vari settori dell’eccellenza fiorentina. Alla fine di Expo2015 I_Dome sarà portata in tour nelle principali manifestazioni internazionali in un collegamento ideale fino a Expo2020 che si svolgerà a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti.
Jellyfish (1 maggio - 31 ottobre 2015) è invece una zattera biodinamica realizzata con materiali riciclati, che utilizza l’acqua sottostante per le coltivazioni: il Jellyfish, ideato da Stefano Mancuso, professore dell’Università di Firenze, è posizionato nel tratto urbano dell’Arno e offre l’opportunità di approfondire i temi dei cambiamenti climatici e le soluzioni scientifiche, conoscere i metodi di coltivazione idroponica e riflettere sullo sfruttamento della Terra.
I concetti di sostenibilità dell’agricoltura e le sempre più pressanti necessità di ampliare le superfici coltivabili, dovute all’aumento della popolazione mondiale e allo sfruttamento dei suoli, sono alla base di questo progetto realizzato grazie al contributo di Regione Toscana: Jellyfish da una parte può rappresentare una possibile soluzione per andare incontro ai bisogni del Pianeta, dall’altra contribuisce a sensibilizzare i visitatori sulle problematiche delle produzioni agricole di oggi e nel futuro.
L’area metropolitana di Firenze si presenta come il luogo che meglio di qualsiasi altro riesce a fondere con innata perfezione le tradizioni che l’hanno fatta grande nel passato e l’innovazione che la proiettano nel futuro. Nei Giorni del Fare (1 maggio - 31 ottobre 2015) le aziende del centro della città così come quelle dell’hinterland che si distinguono per innovazione, storicità e design, aprono le loro porte in un calendario di visite guidate alla scoperta dei processi e delle idee che generano innovazione. L’obiettivo è quello di divulgare a un pubblico internazionale il moderno saper fare dell’area fiorentina nelle sue innumerevoli declinazioni.
Per celebrare la cultura del grano e del pane, simbolo ed elemento originario della nostra alimentazione, da giovedì 24 a domenica 27 settembre 2015 sarà organizzato La casa dei Grani e dei Pani, un forum internazionale in due luoghi di altissima simbologia e prestigio: l'Accademia dei Georgofili, massima istituzione nazionale in tema di cultura agricola, e la chiesa museo di Orsanmichele, in origine granaio della Repubblica Fiorentina e prima «borsa merci» della storia.
Una mostra sui testi antichi e documenti rari - provenienti dalla biblioteca dell'Accademia - che raccontano la storia del grano darà il via al forum, nel quale agricoltori, molitori, docenti, panificatori affronteranno i temi delle macinature tradizionali e delle nuove tecniche applicate a grani antichi, moderne istanze nutrizionali, intolleranze e allergie.
Presentazione di libri, degustazioni con selezioni di birre artigianali e presenza di fornai cult italiani e internazionali animeranno la kermesse che si chiuderà con Panalia, una vera e propria festa del pane nelle vie cittadine vicine ai luoghi del forum, con un percorso didattico-divulgativo e ludico per conoscere le forme e le tipicità dei pani che raccontano il nostro caleidoscopico Paese e le culture locali.
Sei cene tematiche guidate dall’idea di simplicitas e ispirate ai ricettari monastici degli ordini religiosi, alla ricerca di un ritorno all’essenzialità del cibo: questo il progetto Orti e Cenacoli (22 maggio - 10 settembre 2015), nei chiostri di Ognissanti, Santo Spirito e San Marco, nel cuore di Firenze. Alla base dei menù i prodotti biologici coltivati dagli studenti dell’Istituto agrario all’interno del Podere Cascine, antico casino di caccia e tenuta dei Granduchi di Lorena. L’ideazione dei menù, affidata a sei rinomati chef toscani, avverrà in base a un’attenta analisi identitaria in grado di accompagnare i commensali nell’assaggio del vissuto monastico con il giusto estro interpretativo.
«Sono molte le iniziative organizzate a Firenze, con il patrocinio del Comune, che valorizzano le nostre eccellenze e che promuovono il nostro territorio – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella –. Saranno per tutti una vetrina importante e trasformeranno la nostra città nella porta ideale per Expo. Utilizziamo questa opportunità e i numerosi eventi, fra cui la mostra degli arazzi medicei, per attrarre turisti e per diffondere i nostri valori del made in Florence».

Voto 8 

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